12 Tv Parma: il segnale arriva anche a Traversetolo e in alcune zone dell'Appennino

Una novità tanto attesa quanto di grande importanza: entro poche settimane 12 Tv Parma allargherà il proprio bacino d’utenza ad alcune zone della provincia che da qualche tempo non erano più adeguatamente servite dal segnale dell’emittente.

Un problema che, nei rispettivi territori, aveva interessato la gran parte delle tv locali italiane e dovuto al riassetto delle frequenze, con l’attivazione dei cosiddetti «mux». Ora, per ovviare a questo parziale «oscuramento», 12 Tv Parma ha deciso di promuovere un importante investimento al fine di riaccendere una serie di ripetitori che erano stati esclusi dalla rimodulazione delle frequenze.

Dunque un impegno concreto da parte di 12 Tv Parma per rendere ancor più capillare il bacino d’utenza dell’emittente. L’investimento è stato reso possibile grazie anche ai fondi erogati dalla Regione Emilia-Romagna, proprio per ovviare ai problemi provocati dal passaggio al nuovo sistema di trasmissione.

Anche a causa dalla specifica natura orografica del territorio parmense, 12 Tv Parma aveva perduto più della metà degli impianti precedentemente attivi che servivano da oltre 30 anni i telespettatori. Con la grave conseguenza di non essere più visibile in molte zone della montagna e della collina. Anche paesi pedecollinari come Traversetolo, ad esempio, risultavano totalmente scoperti.

Nell’ottobre 2023 la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’assessora alla Programmazione territoriale Barbara Lori, è intervenuta stanziando 250mila euro (nell’ambito della legge regionale n. 11/2017 per il sostegno all’editoria locale) destinati alle emittenti televisive regionali, e questo al fine di ripristinare la piena capacità di trasmissione.

Il provvedimento riguardava le testate giornalistiche televisive con sede operativa in Emilia-Romagna. Si tratta di contributi a fondo perduto, per dare un aiuto concreto alle emittenti televisive e salvaguardare il diritto all’informazione sull’intero territorio regionale.

«Con questo provvedimento - ha detto Barbara Lori - abbiamo fornito un aiuto concreto e rapido a quelle emittenti televisive che hanno dovuto sostenere investimenti per aumentare la loro copertura e impedire, così, una possibile interruzione o limitazione della loro attività. L’obiettivo ultimo è quello di garantire un’informazione fruibile a tutti e di fare in modo che tutti i cittadini, anche coloro che abitano nelle zone più distanti dal segnale televisivo, possano godere del diritto ad un’informazione libera e plurale, presidio fondamentale di una società democratica».

Radio Tv Parma srl è risultata prima in graduatoria e beneficiaria di contributi regionali a fondo perduto per 70mila euro, il massimo previsto dal bando.

Soddisfatto per il raggiungimento di questo risultato il presidente di Radio Tv Parma Marco Occhi: «L’ampliamento della copertura della nostra rete consentirà a 12 Tv Parma di meglio raggiungere con il suo segnale alcune aree della nostra provincia che prima erano più penalizzate. Un’importante opportunità, che si inserisce in un più ampio progetto di iniziative di valorizzazione delle nostre attività per la provincia parmense e che sarà varato in breve tempo».

Ugualmente soddisfatto l’amministratore delegato del Gruppo Gazzetta di Parma-Radio Tv Parma Pierluigi Spagoni: «Siamo certi che questo investimento, reso possibile anche grazie ai fondi erogati dalla Regione Emilia-Romagna, avrà ricadute estremamente positive sul territorio, diventando un'ulteriore occasione per avviare e sviluppare iniziative sinergiche tra 12 Tv Parma e le numerose realtà locali della provincia».

L’allargamento della diffusione del segnale di 12 Tv Parma, che è tra l’altro visibile in tutta l’Emilia-Romagna sul canale 16 del digitale terrestre, amplierà così un bacino d’utenza già di per sé di importante consistenza e con cifre record di telespettatori.

A dirlo sono i dati d’ascolto dell’emittente cittadina certificati da Auditel nel 2023, quando 12 Tv Parma ha registrato una media annuale che supera gli 88.000 «contatti netti» (connessioni formate ogni volta che una persona guarda almeno un minuto di un programma specifico), segnando un notevole aumento: il 7% rispetto al 2022. E poi l’«ascolto medio», che rappresenta la media degli spettatori presenti in ogni minuto della fascia oraria: ha fatto segnare un aumento straordinario del 15% nel 2023 rispetto all'anno precedente.

Questo indice conferma che non solo il numero totale di spettatori è in aumento, ma anche la fedeltà del pubblico nel seguire i programmi per una durata più prolungata.