Gente di campagna
L’agricoltura è donna alla Fattoria Bergamaschi, fondata negli anni Sessanta da nonna Ida
L’agricoltura è donna alla Fattoria Bergamaschi, fondata negli anni Sessanta da nonna Ida. «Scese dalle montagne di Casarola - racconta sua nipote Francesca Paini - per avviare un piccolo podere, con tre sole vacche, a Mattaleto di Langhirano».
Esempio pragmatico d’imprenditoria al femminile, è stata poi portata avanti dalla figlia Cristina («Mia mamma faceva la ragioniera - chiosa Francesca - ma in primavera il richiamo della natura era troppo forte»), conferendo impulso di crescita con la realizzazione di una più grande stalla.
Ora, seguendo il solco di genere, ne assecondano lo sviluppo le giovani discendenti: Francesca, 29 anni, perito agrario, con la sorella Giulia, studentessa universitaria in Scienze e tecnologie Alimentari. Il latte delle 60 vacche, tra frisone, jersey, mont béliarde e bruna, viene conferito per la produzione del Parmigiano Reggiano, ma in parte resta nel laboratorio interno, trasformato in caciotte, stagionati o erborinati dalla maestria creativa di Francesca.
«Fin dal mio ingresso in azienda, nel 2016, la grande passione è esaltare il sapore dei formaggi e pensare che nessuno li ha così». Nel segno della sperimentazione e della varietà, l’attività della Fattoria Bergamaschi si è ampliata. Annoverarne le attività è come calare le carte da un mazzo: la piantagione di sessanta ulivi, la vigna delle locali varietà lambrusco e malvasia, le arnie per apicoltura. Ma l’asso nella manica della Fattoria Bergamaschi sono i grani antichi Verna e Bologna: macinati da un mulino che lavora a pietra, diventano pane, focacce, biscotti. «Il forno cui mi appoggio - prosegue l’imprenditrice - è in linea con la mia idea di provare cose nuove. Facciamo anche pane addizionato con farina di ortiche o impastato con il cioccolato, come una volta. Adesso sembra un’innovazione, in realtà si recupera la tradizione». Come per il grano Verna, che ha «scollinato il passo del Lagastrello», poiché arriva dalla Toscana. «Con l’aiuto del Consorzio - così Francesca - lo abbiamo portato in azienda, seminandolo: macinandolo per noi, abbiamo scoperto il suo sapore fantastico. Insieme agli altri vantaggi dei grani antichi, le proprietà nutrizionali e il basso contenuto di glutine, ha un’ottima lievitazione, con l’ausilio di lievito madre. Di contro, presenta delle difficoltà. Ad esempio si alletta, cioè si corica. Sapevamo sarebbe diventato alto, ma il primo anno superava me, che sono un metro e settanta. Temevamo di non riuscire a trebbiarlo. Poi nel corso degli anni abbiamo imparato la gestione».
Le sfide piacciono alla Fattoria Bergamaschi, tramandando passione e tenacia. «Fin da piccolissima, mia madre mi portava con lei nella stalla. Da lì, le mie scelte sono venute naturali». Il tempo libero di Francesca, responsabile della gestione di molti dei mercati dove vende, sa ancora una volta di buono: «Seguendo un desiderio di sempre, mi dedico alla Croce Rossa, che riempie di emozioni positive».
LA SCHEDA
Nome: Francesca Paini
Età: 29
Segno zodiacale: pesci
Studi: perito agrario
Hobby: Servizio in Croce rossa
Sogno nel cassetto: Aprire un agriturismo dove far degustare i nostri prodotti
Azienda: Fattoria Bergamaschi, via Chioso 10, Langhirano
Attività: Azienda multifunzionale, produzione formaggi, grano antico, olio, vino, miele e attività didattica.