Lutto

Morto all'improvviso Primo Fontana cuoco e anima di «Mamiano Insieme»

Maria Chiara Pezzani

La sera prima era dietro ai fornelli per la festa della Croce azzurra

Traversetolo La sera prima era nel suo «regno», ad armeggiare con il grembiule dietro i fornelli dell’associazione Mamiano Insieme per la serata in onore dei 55° anniversario della Croce azzurra di Traversetolo. In questi anni era lui il volto in cucina, una presenza sempre in prima fila pronta a dare il suo contributo.
Poche ore dopo, la tragica notizia e una scomparsa che ha sconvolto tutti, lasciando un vuoto incolmabile per i familiari e la comunità.
È mancato improvvisamente Primo Fontana, 59enne di Mamiano volto molto conosciuto in paese e insostituibile volontario dell’associazione Mamiano Insieme da diversi anni, di cui oggi era vicepresidente. Nella frazione di Traversetolo ha vissuto tutta la vita, lavorando fin da giovanissimo nel grande allevamento dove il padre ricopriva il ruolo di responsabile. Una volta cessata l’attività, aveva trovato lavoro a Colorno in un macello.
Da diversi anni era impegnato nel volontariato, prestando un contributo importante nell’associazione che ogni estate garantisce tanti momenti di aggregazione e divertimento per la comunità, a disposizione per la manutenzione del campo e del tendone luogo delle serate ma soprattutto in cucina, dietro fornelli e pentole. Un impegno che, raggiunto lo scorso anno il momento della pensione, si era fatto ancora più intenso e che alternava con la passione per il mondo agricolo, andando ad aiutare il cognato nell’azienda agricola di Rivalta.
La notizia che ha colto tutti di sorpresa, soprattutto chi fino a poche ore prima era con lui dietro le quinte della grande festa.
«Primo era buono, una persona all’apparenza burbera, diretta e sincera – commenta il presidente Pietro Pasini, ancora incredulo per l’accaduto -. Le sue idee per l’associazione si sono sempre rivelate quelle giuste, anche quando andava contro corrente alla fine aveva ragione. Si occupava di tante cose all’interno della associazione. Avevamo un rapporto di fiducia, familiare, gli lasciavo le chiavi e veniva a casa mia a prendere il trattorino per tagliare l’erba nel campo. Il suo regno però era la cucina, di cui aveva il ruolo di responsabile. Si occupava degli acquisti, in particolare quando si trattava di carne vista l’esperienza, e poi si metteva ai fornelli. Anche sabato sera si era occupato della cottura dei tortelli. Ci siamo visti fino a mezzanotte – prosegue -. È venuto a salutarmi, dicendo che la mattina dopo sarebbe andato a caccia. Lasciami le chiavi – mi ha detto – che la prossima settimana vengo a sistemare e a mettere via le cose. Quella infatti era la nostra ultima festa e c’era da riporre il materiale al coperto. Domenica mattina mi ha chiamato la figlia per darmi la notizia. L’associazione ha perso un pilastro, difficilmente sostituibile».
L’ultimo saluto al 59enne sarà questa mattina alle 9 partendo dalla sala del commiato di Traversetolo per la chiesa di Mamiano, poi per il Tempio di Valera.