New York

Un brindisi «borgotarese» per Trump

L'esito elettorale vissuto da due eccellenze della gastronomia italiana in Usa. A Manhattan festeggiano i ristoratori Mauro Lusardi e Giuseppe Bruno

Un brindisi molto particolare per la vittoria di Donald Trump. Due grandi ristoratori di New York, convinti sostenitori del Tycoon, si sono ritrovati a tavola per festeggiare il trionfo e l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti.

Mauro Lusardi e Giuseppe Bruno sono i titolari di due tra i migliori, tra i più celebrati (e tra i meglio frequentati) ristoranti di Manhattan, nel cuore dell’Upper East Side, il Lusardi’s e il Sistina. Mauro, con il fratello Gigi, è emigrato da Borgotaro negli anni Settanta del secolo scorso, ha fondato il Lusardi’s, all’angolo tra la Second Avenue e la 78ª Strada, nel 1982.

Il ristorante è presto diventato una meta obbligata per gourmet newyorchesi e turisti: e i fratelli Lusardi, con l’aiuto dei figli, hanno poi espanso il loro “impero” della ristorazione aprendo numerosi locali di grande successo, a Manhattan e non solo: nello stesso isolato del Lusardi’s ci sono l’ormai storico Uva e i più recenti Uva next door e lo speakeasy cocktail lounge Keys & Heels. Il segreto del Lusardi’s? Materie prime di eccellente qualità e rigorosamente cuochi italiani. Il primo cuoco è stato Giuseppe Bruno, che poi, dopo l’esperienza dai fratelli borgotaresi, ha spiccato il volo e aperto, sempre nel 1982, il Sistina (in origine sulla Second Avenue e poi sull’81ª Strada).

Oggi il Sistina è celebre, oltre che per la qualità dei piatti, per una cantina impressionante, da restare a bocca aperta: nel caveau Giuseppe Bruno custodisce 85mila bottiglie per un valore di oltre 20 milioni di dollari, al punto che la sua è stata giudicata la seconda cantina più preziosa al mondo.

Quella tra Mauro e Giuseppe è un’amicizia solidissima. E martedì sera, alla fine dello spoglio, si sono trovati al Sistina per festeggiare la vittoria. A loro si è aggiunto Luigi Barcello, importatore di grandi vini francesi. I tre hanno stappato bottiglie di gran classe, soprattutto grandi bianchi francesi (un’altra passione che accomuna i due amici e colleghi). Tanti clienti del locale, incuriositi, si sono aggregati. Brindisi dopo brindisi, è stata festa grande. «Come certe serate indimenticabili da Ivan», ha commentato alla fine Mauro Lusardi (che quando torna al Borgo non perde occasione di fare una scappata nella Bassa, all'Hostaria da Ivan a Fontanelle).