San Secondo
Urru alla guida degli scout
Più di 160 capi in assemblea hanno rinnovato le cariche
San Secondo Ieri, a San Secondo, nell'oratorio di San Luigi, si è svolta l'assemblea annuale degli Scout Agesci della zona di Parma e Fidenza che ha coinvolto più di 160 capi educatori e cape educatrici.
I lavori assembleari sono stati aperti dall'esortazione del vescovo Solmi che ha invitato i presenti «a continuare ad essere nella, con e per la Chiesa come un basso continuo, un processo attivo fatto di atti concreti e novità, capaci di superare sempre gli stereotipi».
La mattinata è stata poi impreziosita dalla presenza del bolognese Sergio Bottiglioni - scout di lunga data, autore Agesci di manuali e articoli associativi e già membro dell'Osservatorio Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza - che ha incentrato il proprio intervento sul tema della frontiera: «Stare come associazione in luoghi di marginalità economica e psicologica, presidiare gli spazi di confine - ha esordito - è nel Dna dello scautismo. Questa identità deve dunque permeare costantemente le nostre azioni educative. La società tende a marginalizzare e a silenziare i giovani, ne parla solo quando sono protagonisti di fatti negativi; occorre dunque trovare delle modalità per coinvolgere e ascoltare i ragazzi e le ragazze delle periferie educative. I giovani vanno invece convocati e invitati a raccontare la propria opinione perché il loro è un pensiero pulito, originale, non impigrito. Una collettività incapace di porgere loro l'orecchio è sterile, destinata a spegnersi».
Bottiglioni ha anche scandagliato con abilità i limiti dei modelli proposti dal mondo di oggi dove «l'unico elemento che conta è la performance e la fragilità è vista come un simbolo patologico da trattare, non come una componente intrinseca della vita». L'educatore deve dunque essere capace di «aiutare i ragazzi ad intercettare le proprie emozioni e dare loro un nome, presentarsi come un adulto credibile perché autentico, che ha entusiasmo e lo sa trasmettere». Bottiglioni ha concluso riflettendo sulla necessità che le realtà scout continuino a vivere con serietà la dimensione dell'accoglienza: «Dobbiamo ricordarci che il diverso non mette mai in pericolo la nostra identità, ma la arricchisce. Come scout dobbiamo sostare nella complessità: la nostra realtà è multietnica, multireligiosa e ricca di sensibilità diverse e ci chiama costantemente ad avere una visione generale dei problemi, agendo nel particolare dopo aver ben compreso il generale».
Al pomeriggio, dopo la celebrazione presieduta dell'assistente ecclesiastico, don Francesco Conti, che è stata occasione per riflettere sull'inizio del tempo di Avvento, si è proceduto alla presentazione e alla discussione delle mozioni e alle votazioni dei nuovi membri del Comitato, l'organo esecutivo della zona. Ad essere eletto Responsabile di Zona è stato Nicola Urru (del gruppo Parma 8) mentre Benedetta Bola (Parma 3) è diventata Incaricata alla Branca Esploratori-Guide, Lorenzo Navarrini (Parma 6) Consigliere generale e Francesco Baronio (Salsomaggiore 2) Incaricato alla Formazione Capi.