procura e carabinieri
Spaccio a Salso, centinaia di cessioni di cocaina per un valore di 250mila euro: due italiani ai domiciliari, un kosovaro in carcere
Scoperto un vasto giro di pusher con "cavalli" di origine albanese , e un grande numero di clienti
Due italiani finiti ai domiciliari, e un cittadino del Kosovo in carcere: sono gravemente indiziati a vario titolo di concorso tra loro del delitto di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. E' l'esito un'indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Salsomaggiore.
L’indagine, condotta tra marzo 2023 e agosto 2024, ha consentito di raccogliere nei confronti degli indagati gravi indizi di colpevolezza per numerosi episodi di spaccio al dettaglio di cocaina, prevalentemente nel comune di Salsomaggiore Terme.
Nel mese di marzo 2023, dopo l'arresto di un cittadino italiano di origini albanesi, trovato in possesso di 13 grammi di cocaina e 7 grammi di amfetamina, è stata avviata un’intensa attività investigativa corroborata da attività tecniche che, fin dall’inizio, hanno permesso di cristallizzare numerosissime cessioni di cocaina, per un controvalore economico di 250mila euro.
Nel corso dell’attività di intercettazione sono stati certificati gli episodi di spaccio grazie a significativi riscontri compiuti dai Carabinieri, attraverso le operazioni di pedinamento condotte dalla polizia giudiziaria. Spesso le attività di cessione si concretizzavano in luoghi concordati dai pusher con i clienti locali, quasi sempre nella cittadina salsese. Nonostante le cautele e le precauzioni adottate dagli indagati, i Carabinieri hanno documentato centinaia di vendite di stupefacenti. Le cessioni documentate hanno consentito di segnalare alla Prefettura di Parma un cospicuo numero di assuntori di stupefacenti.
Tutti attenti a limitare al minimo le conversazioni telefoniche, camuffando le richieste di stupefacenti con termini convenzionali per individuare sia la tipologia che il quantitativo di stupefacente (quali “birra grande”, “birra piccola”, per indicare il grammo intero o il mezzo grammo di cocaina, mentre altri pusher utilizzavano termini quali “olio” e altri simili) evidentemente al fine di non suscitare sospetti negli investigatori.
L'indagine ha documentato molteplici contatti con spacciatori albanesi, appositamente arruolati per lo spaccio “da strada”, particolarmente attenti ad eludere le indagini mediante l’uso di precauzioni, quali l’alloggiare in alberghi o B&B e l’utilizzo di veicoli a noleggio.
Nonostante l’elevato livello di attenzione degli indagati, durante tutta l’attività, da marzo 2023 ad agosto 2024, sono stati effettuati riscontri, culminati con cinque arresti in flagranza di reato, tre denunce in stato di libertà e numerose segnalazioni all’Autorità Amministrativa, con il sequestro di complessivi 650 grammi di cocaina che, venduti al dettaglio, avrebbero fruttato agli indagati guadagni per circa 60 mila euro. Durante le perquisizioni veniva recuperato anche un “sasso” di cocaina del peso di 465 grammi.
Gli elementi raccolti hanno inoltre di evidenziato i profili di possibile responsabilità penale di ciascuno, compreso il cittadino nazionalità kosovara, che si occupava di rifornire di dosi i due gregari sottoposti. In particolare, nel tardo pomeriggio del 5 dicembre, i Carabinieri, con il dispiegamento di un articolato dispositivo composto da uomini e mezzi in uniforme ed in abiti civili, hanno dato esecuzione all’operazione di polizia nei confronti dei tre soggetti destinatari delle misure.