Fidenza
Ammesso all’affidamento in prova, non rispetta le regole imposte dal giudice. 40enne torna in carcere
I Carabinieri di Fidenza hanno tratto in arresto un 38enne straniero colpito da Ordine di ripristino della Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Emilia.
L’uomo, condannato per rapina, porto illegale di armi, lesioni personali ed altro, commessi in Bologna e provincia, usufruendo dei benefici di legge, era stato ammesso, nel mese di luglio 2025 ad un percorso riabilitativo che avrebbe dovuto seguire e che prevedeva una serie di regole comportamentali ben precise, fra le quali in primis quella di aderire pienamente al percosso riabilitativo.
Durante la fase di permanenza nella struttura indicata dal Giudice, l’uomo ha posto in essere diverse condotte descritte come inadeguate e scarsamente collaborative. Molteplici sono stati i comportamenti violenti e minacciosi nei confronti di altri ospiti della comunità e nei confronti degli operatori.
In una circostanza il 38enne si sarebbe impossessato del telefono cellulare in uso agli operatori per effettuare chiamate di emergenza, rifiutandosi di restituirlo. Tutte le trasgressioni, sono state comunicate senza ritardo all’Autorità Giudiziaria reggiana per le specifiche valutazioni di competenza.
Il Tribunale, vagliate scrupolosamente le circostanze di fatto evidenziate, ha ritenuto che per il 38enne, la misura cautelare dell’affidamento in prova ai servizi sociali, non fosse più idonea e che il prosieguo del percorso terapeutico non fosse più possibile e pertanto ha emesso la misura della custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri di Fidenza, ricevuta l’ordinanza emessa dall’Autorità giudiziaria, hanno raggiunto la comunità della provincia dove il 38enne era in prova, notificandogli il provvedimento a suo carico e, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto in carcere.