sanità

Ecco il Centro di assistenza e urgenza a Langhirano

Maria Chiara Pezzani

Un tassello importante della rete assistenziale di prossimità, frutto di un’ampia sinergia tra istituzioni, azienda sanitaria e associazioni, per dare una risposta sul territorio.
Taglio del nastro ieri mattina a Langhirano, per la nuova sede del Cau (Centro di assistenza e urgenza), da maggio operativo in via Cascinapiano 1, nell’immobile del Comune di Langhirano. Un presidio oggi con spazi più ampi e funzionali, oltre ad un parcheggio esterno dedicato ed un ingresso con apposite indicazioni. Un momento importante per la comunità del distretto, che ha visto la partecipazione degli amministratori dei diversi comuni, degli operatori sanitari, delle associazioni di volontariato e i cittadini.
A fare gli onori di casa Giovanni Gelmini, direttore distretto Sud-Est Ausl di Parma. «Ci è venuto logico pensare a ciò che c’era già, l’automedica, l’attività di ambulatorio per le basse emergenze e la guardia medica. È iniziata l’attività nella loro sede, ma ci siamo resi conto che la situazione era difficilmente sostenibile e il Comune di Langhirano ha offerto questi spazi». «Il Cau di Langhirano è nato dalle fondamenta di un’attività presente e incardinata, anche per una lungimiranza che viene dal passato, in cui le attività integrate risultavano fondamentali - ha detto Annalisa Volpi, direttore Uo emergenza territoriale Ausl Parma -. Nell’ultimo anno ha assistito più di 4.300 pazienti. La prospettiva è di proseguire lo sviluppo di queste strutture, integrando la medicina di base».
Il sindaco di Langhirano Giordano Bricoli ha evidenziato la sinergia istituzionale che ha dato questa soluzione importante al territorio. «Conferma il ruolo del distretto. Ringrazio l’Assistenza pubblica che gestisce questo punto attraverso i medici, il personale infermieristico e i volontari». E proprio il ruolo essenziale del volontariato è stato evidenziato da Anselmo Campagna, commissario straordinario Azienda Usl e direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. «È importante che questa rete di prossimità continui a crescere. Ed è quello che stiamo cercando di fare con grande impegno e grazie a professionisti qualificati che conoscono il territorio e il volontariato. E in questo gli investimenti, come quelle tecnologici, sono fondamentali». Importante il volontariato, come ha ricordato anche Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna, così come il ruolo dei sindaci, «che hanno esercitato un ruolo di traduzione degli indirizzi concreti, senza cui non avremmo questo sistema così capillare, diffuso e prossimo, che vogliamo ulteriormente ampliare. Il Cau insieme alle Case della Comunità costituiscono un importante tassello di una sanità pubblica sempre più vicina e capace di soddisfare i nuovi bisogni di cura e assistenza».