FORNOVO

Era in prova ai servizi sociali e aveva due serre in garage per coltivare marijuana. Arrestato 60enne italiano

Smantellato il laboratorio e sequestrati mezzo chilo di marijuana, 12 piantine e un panetto di hashish

Quando sono entrati all'interno del garage, i Carabinieri si sono trovati davanti agli occhi due serre destinate alla coltivazione della marijuana. Con l’accusa di produzione e coltivazione destinata allo spaccio il 60enne è stato arrestato e trasferito in carcere dagli uomini dell'Arma, intervenuti nel corso di un servizio di verifica delle persone soggette a provvedimenti di giustizia.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Fornovo di Taro hanno arrestato un 60enne italiano, sorpreso nella propria abitazione in possesso di un considerevole quantitativo di marijuana e di un laboratorio artigianale adibito alla coltivazione di piante di "cannabis indica".

L’arresto si inserisce nella più ampia strategia di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, attuata dai Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore Terme, impegnati costantemente in controlli mirati sul territorio, rivolti anche a soggetti sottoposti a misure restrittive.

L'operazione è scaturita da un ordinario servizio di verifica presso l'abitazione del 60enne, nel corso del quale i Carabinieri hanno percepito chiari indizi che lasciavano presagire la possibile presenza di droga.

L'uomo, infatti, era sottoposto alla misura dell'affidamento in prova per una serie di reati legati alla detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, commessi sempre a Fornovo nel 2023. La misura in atto prevedeva per il 60enne l'obbligo di rimanere nella sua abitazione durante le ore notturne, al fine di consentire alle forze di polizia di effettuare i dovuti controlli.

L'operazione ha avuto inizio alle ore 23 del 10 dicembre, proprio durante uno di questi controlli di routine presso l'abitazione dell'uomo a Fornovo. In questa circostanza, i Carabinieri hanno avvertito un forte odore riconducibile alla possibile presenza di sostanze stupefacenti.

Pertanto, dopo aver richiesto l'ausilio di altri militari del Comando, i Carabinieri hanno dato esecuzione alla perquisizione dell'immobile e delle sue pertinenze.

All’interno del garage i carabinieri hanno rinvenuto 2 serre completamente attrezzate con impianti di irrigazione, ventilazione e dotate di lampade riscaldanti.

Nello specifico, i militari hanno scoperto: 3 piante di marijuana con infiorescenza, di altezza variabile tra 1 e 1,5 metri; 6 piante di marijuana con foglie, di altezza variabile tra i 30 e gli 80 centimetri; ulteriori 3 piantine della stessa sostanza in fase di crescita, alte circa 10 centimetri oltre a 190 grammi di foglie essiccate, nascoste all'interno di un congelatore.

Le due serre, in cui le piante erano state messe a dimora in vasi, erano equipaggiate di tutto punto: un aeratore dotato di filtri, lampade riscaldanti complete di alternatore di energia, 13 timer per l'irrigazione, 1 ventilatore e 2 termostati.

I Carabinieri hanno esteso la perquisizione ad un'ulteriore pertinenza dell'abitazione del 60enne, dove, nascoste sotto una tettoia, hanno rinvenuto 47 confezioni costituite da carta stagnola e cellophane, contenenti infiorescenze di marijuana del peso complessivo di 325 grammi.

All'interno dell'abitazione, i Carabinieri hanno anche trovato un pezzo di hashish da 17 grammi, materiale per il confezionamento e un bilancino digitale di precisione.

Tutte le sostanze rinvenute sono state sequestrate e analizzate con il dispositivo Narkotest, che ne ha ufficialmente confermato la natura stupefacente.

Dopo aver smantellato le serre, i Carabinieri hanno condotto il 60enne presso la caserma di Fornovo. Al termine delle indagini, e forti dei numerosi elementi probatori acquisiti a suo carico, lo hanno dichiarato in arresto e trasferito presso il carcere di Parma.

Il 12 dicembre, il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, prontamente informato dell'avvenuto arresto del 60enne dai Carabinieri di Fornovo, ha disposto la revoca dell'affidamento in prova, ordinando la prosecuzione della carcerazione.

È obbligo rilevare che l’odierno arrestato è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.