serie B

Il Parma vuole provare a vincere contro una grande: il Lecce alle 14 al Tardini

Paolo Grossi

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Il Parma che ha superato così brillantemente l'emergenza totale in cui si era trovato con 14 assenti a Vicenza, oggi potrebbe cambiare per almeno cinque undicesimi. Vazquez e Bernabè rientrano infatti dalla squalifica, mentre Juric, Brunetta e Cobbaut, appiedati all'ultimo da un virus martedì, sono tutti fra i convocati.

Chiunque alla fine vada in campo, il Parma potrà e dovrà cercare di battere una delle grandi di questa serie B, Finora, com'è ormai noto, ai crociati è riuscito solo di vincere con squadre di bassa classifica più, all'andata, il Cittadella. Oggi c'è la possibilità di un nuovo tentativo che si abbina a quella che sarebbe una legittima voglia di rivalsa. Il Lecce di Baroni infatti senza neanche faticare granché ci ha già rifilato due sonore lezioni: 3-1 al Tardini il 15 di agosto in Coppa e 4-0, con un bel poker tutto nel primo tempo, in Puglia nel match di andata. Due figuracce epocali, maxima summa delle debolezze crociate in questa stagione. In entrambe le occasioni mattatore è stato l'ex Coda con una doppietta. E non serve recriminare sul fatto che in estate il bomber era disponibile a tornare a Parma e aveva mandato segnali in tal senso. Non sarebbe cambiato nulla (o poco va là), perché nel Parma di quest'anno anche Lewandowski avrebbe stentato. Sul latte versato è utile piangere quel tanto che basta a capire come non versarne più.

Oggi siamo curiosi di vedere se la prova caratterialmente gagliarda di Vicenza potrà essere replicata anche con una formazione più matura e dotata sul piano tecnico. Perché è solo così che la squadra può dimostrare di aver appreso qualcosa dal fallimento di questa stagione. Il mantra di Iachini ha tardato a forare la scorza di tanti giocatori e il classico esempio è Man. Fino a un mese fa era un soprammobile inutile in serie B, ora è un esterno di qualità. Il fatto poi che tanti giovani si affaccino alla prima squadra senza creare troppi scompensi in campo, ci ricorda ancora una volta che il livello della B è modesto e il segreto è l'interpretazione delle gare, il ritmo che si riesce a tenere, la voglia di andare a far male e portare a casa le partite.

Una voglia che il Lecce ha sempre mostrato, anche se il tour de force che ha massacrato un po' tutti lo ha ridotto sulle ginocchia: tre pareggi consecutivi hanno inquietato la piazza, ma la squadra ha sostanza, gamba e fosforo a centrocampo, un Lucioni granitico in difesa, e terminali offensivi sempre caldi. Come il pubblico, primo per numeri e sostegno in serie B. Anche per tutto questo il Parma oggi potrebbe togliersi un capriccio, o almeno provarci con la giusta convinzione. Pur senza vincerle, le recenti sfide con Cremonese e Pisa sono state assai equilibrate. E allora, perché no?