Calcio

Ad Ascoli il Parma vuol tornare a brillare nonostante le assenze. La cronaca dalle 14

Paolo Grossi

Crociati col lutto al braccio in solidarietà alla popolazione marchigiana

Una sola sconfitta in cinque giornate è una tassa equa, che in serie B hanno pagato tutti tranne la matricola Bari, ancora imbattuta. Il dato inquietante nel cammino del Parma è la sola vittoria ottenuta, come Venezia, Perugia e Modena, mentre Pisa e Como sono ancora a bocca asciutta. A questo punto della stagione infatti è il numero di vittorie a decretare la posizione in classifica e il Parma si ritrova nettamente in quella colonna di destra da cui non è mai saputo riemergere la passata stagione. Ora la pur bruciante battuta d'arresto con la Ternana non deve far vedere tutto nero, come la striminzita vittoria sul Cosenza non doveva fa cantare troppi osanna.

Purtroppo, però, al ko casalingo si sono aggiunte in rapida successione alcune defezioni che aggravano le carenze che la rosa aveva già di suo dopo un mercato estivo a dir poco sottodimensionato.

Oggi mister Pecchia dovrà scegliere se confermare il 4-2-3-1, peraltro poco assecondato dagli acquisti estivi, o cambiare sistema di gioco, virando su un 4-4-1-1 con un esterno alto come Man e uno come Oosterwolde o Coulibaly, oppure su un più coraggioso 4-3-1-2 in cui comunque ci sarebbe un attaccante in meno in campo rispetto ad ora, ma che mostra la corda nel numero dei centrocampisti.

Nella prima ipotesi il posto di Mihaila potrebbe essere preso da Tutino o Benedyczak, senza escludere a priori la possibilità che anche Camara abbia una chance.

L'Ascoli è formazione quadrata che se oggi, come pare di intuire, dovesse passare al 4-4-2 lo diventerebbe ancora di più. L'ex Bidaoui rischia di rivelarsi un altro Gudmundsonn, mentre la fisicità di Gondo metterà a dura prova i centrali difensivi, Ma il punto forte dei marchigiani è il centrocampo, fatto di gente solida, avvezza ai campi di B ma con buona gamba e tendenza a inserirsi.

Se il Parma ha deluso nelle ultime uscite è stato invece nel calo pisco-fisico accusato alla distanza. Ecco, soprattutto in questo senso il test di oggi diventa importante. I giocatori devono imparare ad amministrarsi mentre Pecchia, che da buon aziendalista sin qui ha fatto buon viso a cattivo gioco, dovrà imparare a scegliere tra le risorse rimaste in panchina gli uomini giusti, il momento giusto e il posto giusto in cui inserirli.

Sotto questi aspetti bisogna sbagliare poco se si vorrà uscire con un risultato positivo dal Del Duca. E sarà meglio riuscirci perché se è vero che la stagione è ancora all'inizio, la B è lunga e aspetta tutti per un bel pezzo, è anche vero che poi per colmare i ritardi accumulati bisogna vincere partite in serie e oggi come oggi non riusciamo a immaginarla un'eventualità del genere.

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Intanto la società crociata ha annunciato che oggi il Parma porterà il lutto al braccio come gesto di vicinanza e solidarietà al popolo marchigiano colpito dall’alluvione.
«L'alluvione che ha travolto le Marche ha colpito profondamente il nostro Club - si legge in una nota pubblicata sul sito della società emiliana - Tutti siamo rimasti sotto choc per quanto è capitato nelle ultime ore. Per questo motivo il Parma Calcio ha deciso di scendere in campo oggi con il lutto al braccio, esprimendo la massima solidarietà al popolo marchigiano».