ore 14 a bari
Forza Parma: i crociati vogliono ripartire mostrando un passo diverso
A Bari il Parma cerca un blitz che possa sbloccare la sua corsa
Sette sono le vittorie centrate dal Parma a metà campionato, sei le sconfitte. Un passo che, se mantenuto intatto fino alla fine, varrebbe a malapena l'accesso ai play-off. Lo scorso anno il Perugia di Alvini arrivò ottavo con solo 14 vittorie ma anche perché perse solo 8 volte. Dietro si lasciò Frosinone e Ternana che avevano vinto 15 partite, L'anno prima fu ottavo il Chievo, pure con 14 vittorie, lo stesso numero però della Spal che restò fuori.
Questo per dire che i crociati dovranno assolutamente accelerare per procurarsi un posto al sole, e quindi mettere in fila più vittorie: in una sola occasione sin qui hanno fatto bottino pieno in due gare consecutive.
Non sarà proprio la gara di oggi a Bari l'occasione più propizia per riprendere quel filo interrotto dopo Brescia, ma non bisogna neppure farsi spaventare dall'elevato tasso agonistico dei pugliesi né dall'esorbitante afflusso di tifosi, solitamente sui 40mila, al San Nicola.
Nelle nove partite casalinghe infatti il Bari ha ottenuto solo due vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. Dati che non fanno tremare. Più preoccupante invece è il reparto offensivo a disposizione di Mignani: come già visto all'andata in agosto, Cheddira e Folorunsho sono capaci di strappi notevoli e hanno ottime doti balistiche. Botta è un trequartista dinamico e generoso. Il centrocampo unisce quantità e qualità, specie in Maiello e Maita. Dietro c'è il nostro inossidabile ex Di Cesare che sta cercando di imitare Lucarelli.
Il Parma farà i conti con le scorie psicofisiche dei 120 minuti e annessa eliminazione di martedì sera a Milano. Se bastassero i complimenti a far da carburante saremmo a posto, e invece bisognerò reperire una certa brillantezza perché di fronte ci saranno avversari carichi e parecchio.
Pecchia ha lasciato a casa alcuni, immancabili, acciaccati, in questo caso oltre ai cronici Romagnoli e Cobbaut, anche Estevez e Man.
Facile prevedere che sarà della partita, da esterno o interno non importa, Camara, attualmente il crociato con più verve. Tornerà titolare Juric, e il «buco» lasciato da Estevez sarà colmato da Sohm o dall'arretramento di Vazquez per far posto a Inglese.
Perché anche quella di giocare senza centravanti tenendone tre in panchina è una strategia che può lasciare qualche dubbio. E' vero che anche ieri Pecchia ha spiegato che per lui Benedyczak, pur non essendo un esterno, si esprime meglio se attacca la zona centrale partendo dalla fascia per non dover giocare spalle alla porta. Noi però tutti questi attacchi nella zona del centravanti da parte del polacco non ce li ricordiamo. ma non è mai troppo tardi per cominciare...