Parma women
L'abbraccio del Tardini alle crociate è una cornice splendida. Ma sul campo la Juve vince 2-0 - Le foto
Una serata speciale per il Parma Women. Quella del ritorno nel calcio che conta per le crociate, quella dell’abbraccio di un Tardini mai così pieno (2.100 spettatori) da quando è iniziata la nuova era del calcio femminile nel nostro territorio, quella della prima sfida tra gialloblù e bianconere/i (la seconda si disputerà domenica nella prima giornata di Serie A maschile). La città ha risposto alla grande: giovani e meno giovani, uomini e donne, tifosi del Parma e della Juventus. Tutti uniti in un clima di festa. E non sono mancati neppure i vip: dalla presidente della Divisione Serie A Femminile FIGC, Federica Cappelletti, al commissario tecnico della nazionale italiana, Andrea Soncin. Da un nutrito gruppo di calciatori della prima squadra maschile (tra cui capitan Delprato, Djuric, Bernabè, Corvi e Circati), a mister Carlos Cuesta (accompagnato dalla fidanzata, Juliet Kaz). Dall’allenatore della Primavera Nicola Corrent al presidentissimo Kyle Krause. Senza dimenticare diverse glorie crociate al Tardini per l’occasione: Di Chiara, Osio e Giandebiaggi.
LA PARTITA - Girelli e Bonansea decidono la partita di Serie A Women’s Cup tra Parma e Juventus. Primo tempo dominato dall’equilibrio, con una grande opportunità per il Parma preceduta da una stoccata del centravanti piemontese. Provvidenziale la deviazione in angolo di Ceasar. Peccato per il tiro di Benedetti terminato sopra la traversa da posizione molto favorevole: la volata di Cardona sulla sinistra aveva messo la centrocampista nelle migliori condizioni per battere a rete. Al 41’ la doccia fredda per il pubblico crociato: punizione di Schatzer e colpo di testa vincente di Girelli. Ospiti in vantaggio. Ripresa con i ritmi che si abbassano e le azioni pericolose che diminuiscono rispetto ai 45’ iniziali. Inevitabilmente aumentano, invece, i cambi. Mister Valenti inserisce Nina Kajzba che arriva tardi all’appuntamento con il pallone su cross invitante di Kaján. Le crociate provano a recuperare il punteggio. Ma all’inizio del recupero arriva il gol di Barbara Bonansea che chiude il match: una sconfitta sul campo ma una vittoria per il mondo del calcio femminile in città.
Pietro Razzini