Il Governo, sul sito: "Le badanti senza Green pass devono lasciare la casa"

«Se la badante non possiede il green pass non potrà accedere al luogo di lavoro» e se è convivente «dovrà abbandonare l’alloggio» anche perchè prevale il «diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità della assistenza ricorrendo ad altro idoneo lavoratore». Lo prevedono tre Faq pubblicate oggi sul sito di Palazzo Chigi. In risposta a domande frequenti, il governo afferma che non siano dovuti vitto e alloggio, oltre allo stipendio, a badanti senza il certificato verde. Inoltre, se la badante è convivente e positiva al Covid, «non potrà allontanarsi dalla casa nella quale vive» per la quarantena.

"Dal Governo arrivano i primi chiarimenti operativi su Green Pass e lavoro domestico. In particolare viene chiarito un aspetto molto importante per le famiglie datrici di badanti assunte in regime di convivenza: essendo il vitto e l'alloggio una parte della retribuzione, in assenza di un Green Pass valido il lavoratore convivente sarà fin dal primo giorno obbligato a lasciare l’abitazione". Così Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico. "Il contratto collettivo nazionale prevede, per le badanti conviventi, che il datore di lavoro fornisca loro anche il vitto e l'alloggio o, in alternativa, una indennità sostitutiva. In caso di sospensione per mancanza di green pass, si sospendono anche le componenti vitto e alloggio? La badante dovrà quindi lasciare l'alloggio in cui vive abitualmente?" recita la domanda alla Faq n° 18 pubblicata nell’apposita sezione sul sito di Palazzo Chigi. "Il vitto e l’alloggio - si legge nella risposta - sono prestazioni in natura aventi natura retributiva sicchè, alla luce della disciplina legale e della corrispettività del rapporto di lavoro domestico, è corretta la mancata attribuzione delle stesse in virtù della mancata esecuzione della controprestazione lavorativa".