In auto finestrini aperti 10 secondi ogni 5-10 minuti
In questi giorni di vacanze in cui sono frequenti gli spostamenti in auto, uno studio della Swansea University spiega le strategie all’interno delle autovetture contro una eventuale diffusione di Sars-CoV-2. Tutti i finestrini dovrebbero essere aperti per i viaggi in auto sotto i 50 chilometri orari, mentre una volta che la velocità aumenta è più efficace tenerne aperti solo due opposti, uno nella parte anteriore e uno nella parte posteriore, di tanto in tanto, per creare un flusso d’aria diagonale.
«Quando si tossisce - evidenzia il professor Chenfeng Li, capo del progetto di ricerca - se la saliva contiene il virus viene espulsa sotto forma di goccioline. Quelle di grandi dimensioni cadono rapidamente a terra, mentre quelle di piccole dimensioni evaporano velocemente. Le prime scompaiono nell’aria in pochi secondi, ma le seconde rilasciano nell’aria il virus contenuto dopo l'evaporazione, che può sopravvivere fino a un’ora e rimanere infettivo. E’ la dispersione di queste ultime su cui ci siamo concentrati. Sulla base del nostro scenario, non sorprende che la ventilazione ottimale derivi dall’avere tutti e quattro i finestrini aperti per la guida in città. Mentre il flusso diagonale dal finestrino lato guida a quello lato passeggero posteriore è l’opzione più efficace per far uscire il virus dall’auto quando si guida sopra questa velocità. Si forma un flusso d’aria sostenuto e dominante dalla parte anteriore a quella posteriore quando due finestrini diagonalmente opposti sono aperti e gli altri due chiusi. E ciò è più efficace per scaricare le particelle virali dall’auto. Il processo è così efficace che è necessario farlo solo per 10 secondi, ogni 5-10 minuti oppure ogni volta che qualcuno tossisce o starnutisce».
«Possiamo anche concludere - aggiunge Li - che sedersi davanti è più sicuro che dietro, a causa della maggiore contaminazione all’interno della parte posteriore dell’auto dovuta al fatto che il flusso d’aria all’interno dell’auto si sposta prevalentemente dalla parte anteriore a quella posteriore, intrappolando alcune delle particelle di virus nella zona posteriore». Indossare una mascherina, poi, riduce l’emissione del virus del 90% e la probabilità che i passeggeri prendano il virus del 70%.