Trans morto in casa a Milano, ucciso a coltellate
Di nomi ne aveva tanti, diversi alias che lo aiutavano nel suo lavoro di escort che faceva anche in casa il trans di origini brasiliane ucciso proprio nel suo appartamento al secondo piano di un condominio di via Plana, nella zona Nord di Milano.
A scoprire il cadavere del quarantottenne, che secondo le prime indicazioni viveva solo, sono stati i vigili del fuoco, chiamati con Unareti, per una fuga di gas dai vicini allarmati per l’odore che proveniva dall’alloggio.
Quando sono saliti con l’autoscala, si sono trovati di fronte uno spettacolo agghiacciante. La prima cosa che hanno visto, infatti, è stato il cadavere a terra, riverso in una pozza di sangue. E così hanno avvisato le forze dell’ordine.
Di certo si è trattato di un delitto oltremodo violento, avvenuto forse al culmine di una lite, con estrema rabbia. La vittima è stata colpita con dei fendenti sia sul torace, sia sulla schiena. E non solo una o due volte ma oltre cinquanta.
Anche per questo una delle ipotesi principali è che sia stato assassinato al culmine di una lite, forse con un cliente.
La rabbia cieca non ha però impedito all’assassino di portare via l’arma del delitto, di aprire il gas prima di scappare e di chiudere la porta.
Sul posto sono arrivati il medico legale e il pm di turno. Gli specialisti delle Investigazioni scientifiche dei Carabinieri effettuano i rilievi nell’abitazione. E intanto i militari del Nucleo investigativo di via Moscova, che sono arrivati in via Plana per avviare le indagini, hanno iniziato a sentire alcune persone. Il trans era conosciuto in zona proprio per il lavoro che faceva, per cui aveva messo annunci con nomi diversi.