29 maggio, 35 anni fa l'Heysel, 39 morti che sono ancora un'onta per il calcio
Il 29 maggio ricorre il 35esimo anniversario della strage dell’Heysel (29 maggio 1985) in cui persero la vita 39 persone per gli incidenti verificatisi prima della finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool. Il match fu poi disputato e vinse la squadra bianconera 1-0. "Giocare con queste cifre è assolutamente inaccettabile" disse Bruno Pizzul che ebbe l’ingrato compito di commentare la tragica partita dell’Heysel. In quel momento non si sapeva quale era il numero esatto dei morti. Carlo Nesti gli aveva riportato delle cifre, così come gliele avevano date: "Ci sono due versioni, una parla di 36, un’altra di 24 morti" disse. Pizzul ripetè che non si poteva giocare. Ma si giocò. Claudio Ferretti, scomparso in questi giorni, con la sua sensibilità di giornalista di razza, fece un approfondimento su quella tragica serata qualche giorno dopo: un punto sulla situazione che si era determinata dopo Juventus-Liverpool, con testimonianze dei sopravvissuti che raccontarono come era andata. Anche i giornali avevano raccolto delle voci: "Sono finito sotto i piedi della folla -raccontò uno che si era salvato- e non so come ne sono uscito vivo; ricordo che gli hooligans erano delle bestie e la polizia belga completamente incapace. Ringrazio Dio di aver salvato la pelle, ma per anni non ho voluto sapere come era finita la partita, nè mi sono occupato di calcio".
In un libro autobiografico, Paolo Rossi, il goleador juventino, si è espresso senza molti giri di parole:"...abbiamo vinto. Poi nel nostro cuore abbiamo perso. Anzi, più ci penso e più ho perso... Vedere quel giro d’onore e l’esultanza di una parte del pubblico, in retrospettiva, non è cosa edificante". Molti glissano su quella triste serata che ha segnato un punto a sfavore del calcio, dominato dagli interessi, e della stessa organizzazione del mondo europeo del pallone, che evidentemente aveva sbagliato prima a scegliere il piccolo e inadeguato stadio dell’Heysel per una finale di Coppa dei Campioni e poi non aveva saputo dire "alt" alla partita dopo gli incidenti e la bestiale aggressione del "leoni" inglesi. Nel 2015, in occasione dell’amichevole Belgio-Italia, allo stadio di Bruxelles, assistemmo alla commemorazione dei morti di quell'assurda serata. La Nazionale azzurra rese omaggio alla memoria delle 39 vittime della tragedia accaduta nello stadio della capitale belga il 29 maggio 1985. L'Heysel era stato restaurato e la famosa curva Z, dove, come detto, 32 italiani persero la vita in occasione della finale di Coppa Campioni Juventus-Liverpool, non esisteva più: c'era una bella tribuna. Buffon e Chiellini, in rappresentanza della Nazionale, e i tifosi della squadra bianconera residenti in Belgio, posero delle corone in ricordo delle vittime. I poliziotti belgi che non avevano saputo impedire l’assalto degli inglesi ai tifosi della Juve erano stati licenziati. Una targa con i nomi delle vittime e una con la data di quello triste giorno sono rimasti a ricordo imperituro di una tragedia che non è stata mai dimenticata.