Carabiniere ucciso: i due fermati hanno confessato. Trovato coltello nella stanza d'hotel
Elder Finnegan Lee di 19 anni e Gabriel Christian Natale Hjorth di 18 anni, entrambi californiani e in vacanza nella Capitale, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per tentata estorsione e omicidio aggravato in concorso per la morte del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega nella notte tra giovedì e venerdì. Nella notte la confessione di Finnegan Lee: «Non pensavo fosse un carabiniere, avevo paura di essere nuovamente ingannato». Nella loro stanza d’albergo in Prati trovati un coltello di notevoli dimensioni sporco di sangue, nascosto dietro a un pannello del soffitto, e i vestiti sporchi di sangue indossati durante l’aggressione. I due avevano già preparato i bagagli. Domani la camera ardente del vice brigadiere a Roma, lunedì i funerali a Somma vesuviana.
«Voleva diventare padre, invece non ha avuto il tempo di fare niente. I responsabili meritano l’ergastolo». Lo dice, in una intervista a Il Mattino, Rosa Maria Esilio, da 43 giorni moglie di Cerciello Rega, ucciso a Roma. Amaro il commento in un tweet di Sergio De Caprio, capitano Ultimo: «Disprezzo per chi ci ignora da vivi e ci celebra da morti. Onoriamo la Sua famiglia, onoriamo il Suo coraggio. Lui combatte lui vive». Un insegnante novarese su Fb: «Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza». Dopo le polemiche chiede scusa