Assistenza veterinaria gratuita per i cani con le stellette in pensione

Una pensione serena, dopo anni di onorato servizio, per il Sergente Rex. Punta a questo - e se vogliamo è anche un gesto di riconoscenza - la misura approvata oggi dal Consiglio dei ministri nell’ambito delle disposizioni per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale militare. Si tratta dell’assistenza veterinaria gratuita per i cani delle Forze armate riformati in quanto non più idonei al servizio e affidati ai conduttori. Una misura che va nel senso delle tante richieste che da più parti sono giunte al Dicastero guidato da Lorenzo Guerini proprio allo scopo di favorire l'accoglimento di questi cani nelle famiglie.  Le unità cinofile vengono ormai impiegate nei settori più disparati e, per quanto riguarda in particolare Esercito e Carabinieri, il loro uso è ormai massiccio nell’attività antiterrorismo, soprattutto con riferimento all’individuazione dei micidiali Ied, gli ordigni esplosivi improvvisati.

I famosi binomi composti da cane e conduttore sono da anni parte integrante delle missioni militari italiane all’estero, dall’Iraq all’Afghanistan, e il loro impiego è sempre in prima linea. E’ una vera e propria vita di coppia. «Il cane sta sempre con me, sia quando lavoriamo che a casa. Anche in vacanza, al mare, in montagna, mi segue. Siamo molto affiatati», spiegava qualche tempo fa Paola, maresciallo dell’Esercito, in servizio in Afghanistan insieme al suo Zero. Una coppia legatissima, dunque: «Quando lo libero per mandarlo in cerca di Ied sono un po' in ansia, ma so che è un cane perfettamente addestrato e che non correrà rischi inutili: se sente qualcosa torna subito indietro. Il suo compito è solo quello di individuare l’ordigno, sono altri che poi lo dovranno neutralizzare». E grazie ai cani delle forze armate decine di ordigni sono stati disinnescati, diverse vite, probabilmente, sono state salvate. Insomma, veri e propri eroi a quattro zampe, che però dopo un certo periodo di vita operativa così usurante - intorno agli otto anni - vengono considerati non più idonei e rischiano di essere abbandonati.

Proprio per lo speciale legame che si crea, quasi sempre vengono adottati dagli stessi conduttori, che però sono costretti a sostenere tutte le spese veterinarie e di assistenza che vengono invece risparmiate ai cani con le stellette in servizio. La questione è quindi approdata in Parlamento e il governo, raccogliendo le varie raccomandazioni e sollecitazioni, ha dato oggi il via libera alla misura destinata a garantire una pensione dignitosa al coraggioso, ma non più utile, Fido con le stellette.