Bozza, slitta di 3 mesi la revisione dell' auto
Tre mesi in più per fare la revisione auto. E’ una delle proposte dei ministeri al vaglio del governo che sta lavorando al nuovo decreto anti-Coronavirus. Nella bozza si spiega la necessità di rinviare «di novanta giorni decorrenti dalla scadenza ordinaria» con l’impossibilità di portare i mezzi alla revisione in tempo date le misure di contenimento del Covid-19, che impongono di rimanere a casa il più possibile. Tra le proposte anche quella di prorogare al 31 agosto la validità dei documenti di identità.
7,9 milioni di automobilisti verso la sospensione dell' Rc Auto
Potrebbero essere circa 7,9 milioni gli automobilisti potenzialmente interessati alla sospensione del pagamento dell’Rc Auto. Lo precisa un’analisi condotta dal sito Facile.it su dati Aci prendendo in considerazione il decreto-legge n.9 del 2 marzo che ha introdotto, per i residenti negli 11 comuni della allora zona rossa, la possibilità di sospendere il pagamento del premio dell’RC auto.
Secondo l’analisi, in quelle aree sono iscritti nei registri della motorizzazione 32.594 autovetture; ai proprietari di questi veicoli, in caso di rinnovo della polizza o di versamento rateale previsto tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020 è data la possibilità di posticipare il pagamento ed effettuarlo in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione, oppure, previo accordo con la compagnia assicurativa, di rateizzare l’importo nel corso dell’anno.
I potenziali destinatari potrebbero però essere più numerosi se il Governo dovesse decidere di estendere il beneficio a tutti i veicoli presenti sul territorio nazionale; solo per quanto riguarda le autovetture si tratta di poco più di 39 milioni di mezzi. Di questo parco veicoli, secondo l’analisi di Facile.it realizzata su oltre 6,5 milioni preventivi, le polizze in scadenza nel periodo 21 febbraio - 30 aprile potrebbero essere circa il 20,5% del totale, vale a dire 7,9 milioni di autovetture.
Per coloro che potranno sospendere temporaneamente il pagamento dell’RC auto, il 'sollievo economicò sarà di non poco conto: basti pensare che a febbraio 2020 per assicurare un veicolo a quattro ruote nella provincia di Lodi (dove si trovano 10 dei comuni della zona rossa indicati nel decreto del 2 marzo) occorrevano, in media, 401,93 euro, mentre nella provincia di Padova, dove si trova Vò, l’importo è pari a 445,42 euro. Guardando ai comuni più grandi tra quelli indicati dal decreto, il range varia tra i 406 euro rilevati a febbraio 2020 a Casalpusterlengo e i 447 euro di Codogno. Se il beneficio dovesse essere esteso a tutta la Penisola, si andrebbe, sempre in media, dai 353,49 euro della Valle d’Aosta ai 974,02 euro della Campania. Il decreto prevede la sospensione del pagamento dei premi per le polizze in scadenza nella finestra di tempo che va dal 21 febbraio al 30 aprile, pur garantendo la copertura. Sebbene sia entrato in vigore il 2 marzo, dal punto di vista operativo non vi sono ancora indicazioni su come poter usufruire di questa opportunità che, come sembra, potrebbe scattare automaticamente sotto forma di allungamento del periodo di validità della polizza dopo la sua scadenza.
Attualmente la legge prevede un obbligo a carico delle compagnie di mantenere operante, fino a 15 giorni dopo la scadenza del contratto, la garanzia prestata con il contratto assicurativo; alcune compagnie assicurative stanno lavorando per offrire ai propri clienti la possibilità di allungare questo periodo di tolleranza per le polizze in scadenza in questo difficile periodo. L'estensione potrebbe essere valida solo per l’RC base, mentre eventuali garanzie accessorie potrebbero non essere più valide. La sospensione del pagamento - si legge nel decreto - non riguarda comunque i nuovi contratti stipulati durante il periodo di sospensione e il pagamento dei relativi premi. Se state quindi assicurando per la prima volta un veicolo, non potrete usufruire di questa opportunità.
Agricoltura, Coronavirus. Rinvio scadenze, nuovi bandi, semplificazione procedure per carburanti macchine agricole, domande di indennizzo danni da cimice asiatica e finanziamenti per vino e ortofrutta. Ecco le prime misure della Regione per le imprese dell'Emilia-Romagna
“Siamo consapevoli delle enormi difficoltà che le aziende agricole e alimentari dell’Emilia-Romagna devono affrontare in questa drammatica situazione e vogliamo anzitutto ringraziarle per l’impegno che ci stanno mettendo per continuare ad operare. Stiamo lavorando per mettere le nostre imprese nella condizione di garantire l’approvvigionamento dei beni alimentari alla popolazione, nel rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori dettate dalle normative nazionali e regionali”. Lo ha ribadito l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che ha presieduto questa mattina un summit straordinario in videoconferenza della Consulta agricola regionale dedicata all’emergenza Coronavirus. Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti delle organizzazioni agricole - Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri - e delle centrali cooperative - Legacoop, Confcoperative, Agci e sindacati dei lavoratori - regionali. “Ci siamo mossi subito nei confronti del Governo- ha proseguito Mammi- affinché vari le misure necessarie per aiutare le imprese in difficoltà e solleciti la Commissione Ue ad intervenire sulle questioni più urgenti. Come Regione siamo pronti ad adottare fin dai prossimi giorni tutti i provvedimenti del caso, a partire dal rinvio delle scadenze dei bandi del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr), l’accelerazione dei pagamenti e la semplificazione delle procedure burocratiche”. La riunione, la prima della Consulta agricola nell’ambito della nuova legislatura regionale, è servita per fare una puntuale ricognizione delle principali problematiche che si trovano ad affrontare in questo momento le imprese agricole, con particolare riferimento alle scadenze dei bandi per la concessione dei contributi del Psr 2014-2020. Al riguardo è stato deciso che le organizzazioni che hanno partecipato all’incontro invieranno nelle prossime ore le loro proposte, in modo da consentire alla Giunta regionale di prendere le opportune decisioni fin dalla prossima seduta di lunedì 16 marzo.
Cosa si è deciso
Sul piano operativo, in prima battuta, si è concordato sull’esigenza di prorogare le scadenze di 6 mesi per la chiusura dei progetti e dei gruppi operativi per l’innovazione e di 90 giorni per il termine lavori dei progetti di filiera ancora in corso. Si è inoltre deciso di procedere con l’approvazione, nella Giunta di lunedì 16 marzo, di un nuovo bando per l’operazione 13.1 del PSR Pagamenti compensativi per zone montane attivando modalità semplificate e di smart working per la compilazione delle domande. Si è poi concordato di convocare per la prossima settimana quattro tavoli tecnici per affrontare altri temi delicati, a partire dalla necessità di semplificare le procedure per la presentazione delle domande di indennizzo dei danni della cimice asiatica a seguito della firma, giunta proprio ieri, del decreto ministeriale che ha riconosciuto lo stato di calamità e le delimitazioni delle zone colpite delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli Venezia-Giulia. La raccolta delle domande potrà iniziare solo a partire dalla data di pubblicazione del decreto prevista nei prossimi giorni. Tra gli altri temi che saranno meglio approfonditi nei prossimi tavoli tecnici con le organizzazioni agricole e cooperative c’è anche il nodo dei carburanti per le macchine agricole, che saranno assegnati con una procedura online semplificata, quindi senza bisogno di recarsi negli appositi uffici per ritirare o consegnare documenti. Nell’agenda della priorità figurano poi le questioni relative ai finanziamenti comunitari per i settori del vino e dell’ortofrutta. Su questo fronte la Regione scriverà al ministero delle Politiche agricole perché si attivi presso la Commissione Ue sulla concessione di deroghe per cause di forza maggiore circa scadenze e controlli da effettuarsi in azienda, in modo da consentire, in via eccezionale, l’erogazione degli aiuti anche con semplici controlli di carattere amministrativo.