Trump, come tradizione, grazia due tacchini per Thanksgiving

Tenendo fede ad una tradizione inaugurata da George H.W. Bush nel 1989, Donald Trump ha graziato oggi nel Rose Garden della Casa Bianca i suoi primi due tacchini, che così giovedì non finiranno arrostiti per la festa di Thanksgiving ma in una fattoria ma in una fattoria della Virginia, dove li attendono i loro predecessori Tater e Tot. Il tycoon ha scherzato sulla sua inclinazione a revocare le decisioni di Barack Obama: «Sono stato informato dall’ufficio legale della Casa Bianca che la grazia a Tater e Tot non può essere revocata».

A vincere l’atto di clemenza è stato un tacchino di nome «Drumstick», ma anche il suo rivale, «Wishbone», alla fine è stato risparmiato.  Il presidente era accompagnato dalla moglie Melania e dal figlio Barron, quest’ultimo apparso un po' troppo serio dato il clima scherzoso dell’evento. La cerimonia è stata anticipata ad oggi, come l’arrivo del tradizionale albero di Natale al 1600 Pennsylvania Avenue, perché la famiglia del presidente vola oggi in Florida a Mar-a-Lago, la «Casa Bianca d’invernò, per celebrare la festa.

La tradizione del Thanksgiving alla Casa Bianca risale al 1947, quando la National Turkey Federation - di cui oggi ricorrono i 70 anni - diventò il fornitore ufficiale dei tacchini al presidente per la festa: all'epoca presentò un esemplare a Harry Truman. Gli animali erano destinati alla cena, ma Bush padre nel 1989 decise di graziarne alcuni.