REGIONE

Oltre 18mila profughi ucraini accolti in Emilia-Romagna, di cui più di 8mila minori: a Parma arrivati 1.142

I dati e l’accoglienza

A ieri, martedì 29 marzo, sono 18.669 i profughi accolti in Emilia-Romagna, pari al 24,8% dei 75mila 115 finora arrivati in Italia. Sul totale 8.194 i minori ospitati in regione, ossia il 43,9% degli arrivi.

Rimini è la città con il maggior numero di persone ospitate, 3.357 (il 17,9% sul totale regionale); seguono Bologna con 3.243 (17,4%); Reggio Emilia (2.859 pari al 15,4%); Modena con 2.534 (13,6%); Ferrara con 1.716 (9,2%); Piacenza 1.282 (6,9%); Forlì-Cesena con 1.277 profughi (6,8%); Ravenna con 1.259 (6,7%) e Parma con 1.142 (6,1%).

In tutta la regione, sono 1.359 i profughi accolti nella rete dei Cas, la cui disponibilità in questi giorni sta arrivando a ulteriori 830 posti.

Per garantire l’accoglienza temporanea in emergenza, la Protezione civile ha approntato 3 moduli da 750 posti oltre alla possibilità di allestire in luoghi strategici 2500 posti letto.

Ha inoltre condotto una specifica ricognizione sulle strutture ricettive del territorio, in collaborazione con i Comuni, e ha individuato una disponibilità di 3.737 posti dei quali al momento ne sono occupati solo 38, in provincia di Bologna.

Si precisa in questo caso che, l’utilizzo degli alberghi, ai sensi dell’ordinanza 872 del 7 marzo (art. 2 comma 1 lettera b), prevede infatti, specificatamente, che i Commissari delegati, nell’ambito della propria competenza territoriale, assicurino, in un rapporto di sussidiarietà con le Prefetture, soluzioni urgenti di alloggiamento ed assistenza temporanea, nelle more di individuazione di soluzioni di accoglienza (Cas e Sai) da parte delle Prefetture stesse.

Con il Dpcm del 21 marzo, sono stati stanziati 355 milioni, dei quali 152 alle Regioni per l’accesso dei profughi alle prestazioni del Servizio sanitario. Sono in arrivo risorse per nuove forme di accoglienza diffusa in collaborazione con Comuni, Terzo settore e volontariato, per un massimo di 15mila rifugiati. Altri fondi sono destinati a forme di sostentamento, fino ad un massimo di 60.000 persone, sono rivolte a chi ha trovato autonoma sistemazione (ordinanza di ieri), per la durata massima di 90 giorni dall’ingresso nel territorio nazionale con termine non oltre il 31 dicembre 2022. Si tratta di un contributo di 300 euro al mese per ogni soggetto maggiorenne e 150 euro per i minorenni.

La Regione è anche pronta a intervenire anche all’estero. Il Dipartimento nazionale di Protezione civile – tramite la Commissione delle Regioni e delle Province Autonome – ha richiesto il concorso delle Regioni con moduli di assistenza alla popolazione da inviare ai confini con l’Ucraina per 250 persone assistite. L’Emilia-Romagna ha comunicato la disponibilità di un modulo dotato di 40 tende PI88 autostabili complete, 250 posti letto, 8 moduli servizi igienici (da 3 unità ciascuna), 2 moduli servizi igienici per portatori di handicap, 1 gruppo elettrogeno 300 kw, 1 impianto elettrico campale, 1 container di materiale idraulico, 2 torri faro su carrello, 1 container materiale di consumo generico (DPI, coperte), 1 tensostruttura 12x20 completa, grelle per pavimentazione sotto-tenda e carrello sollevatore, 1 mezzo mobile per le telecomunicazioni. Il convoglio necessario per il trasporto di detto materiale è costituito da 14 autoarticolati, oltre ai mezzi per il trasporto dei volontari (necessari per l’allestimento del modulo) e degli operatori al seguito. Al momento sono stati attivati, e conferiti, i moduli di Friuli Venezia Giulia – in Slovacchia – e delle Province autonome di Trento e Bolzano, in Moldova.

 

A fronte della richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile di disponibilità alla donazione di cucine campali da consegnare in Polonia, è pronta a partire una cucina per 500 pasti/turno corredata di tutti gli accessori. Si tratta di un modulo abitativo allestito e apribile che raggiunge le dimensioni di 30 metri quadrati.