EVASO

In fuga da due mesi nel Comasco, l'avvocatessa del 48enne: "E' pronto a costituirsi"

Il 48enne è in fuga da 2 mesi nei boschi

Massimo Riella, 48 anni, detenuto in attesa di giudizio per rapina, fuggito due mesi fa durante una visita sulla tomba della madre al cimitero di Brenzio (alto lago di Como), sarebbe pronto a costituirsi dopo la latitanza nei boschi. Lo ha detto il suo legale, Roberta Minotti, alla trasmissione «Iceberg Lombardia» in onda stasera su Telelombardia.

«Nei giorni scorsi - ha raccontato l’avvocato - ho avuto un colloquio con Massimo Riella. Ci siamo visti in un posto isolato. Il mio incontro era finalizzato a convincerlo a costituirsi e penso di esserci riuscita per accompagnarlo in una struttura carceraria diversa da quella da cui è evaso. Lì ci sono gli agenti da cui è scappato quel giorno e lavora l’agente che gli ha sparato. Una serie di ragioni e di opportunità impongono che non torni in questo carcere».
Alla trasmissione, la legale ha confermato che «Massimo Riella è stato ferito, mi ha mostrato la ferita».

Sullo stato psicologico del suo assistito ha spiegato che «è molto provato da questa vita che sta conducendo e che vorrebbe interrompere. Vivere da braccato non è quello che voleva fare. E' spaventato e ha molta paura dopo che è stato colpito. Voleva delle rassicurazioni che io non gli potevo garantire, ma gli ho assicurato che cercherò di assisterlo per dimostrare la sua estraneità a questo brutto fatto che gli è stato contestato».

Da film il colloquio tra fuggitivo e legale: «L'ho incontrato di giorno nei boschi, grazie - ha spiegato Minotti - a delle coordinate che mi sono state date per individuarlo, è un posto che nemmeno io so dove si trovi. Gli ho detto di essere disponibile ad accompagnarlo nel carcere da lui indicato. Sono in attesa che mi venga comunicato giorno e ora e poi lo accompagnerò. Spero sia il più presto possibile perché questa storia finisca nell’interesse di tutti».