lutto
E' morto Roberto E. Wirth, il patron dell'hotel Hassler
Il patron dell’hotel Hassler, l'imprenditore Roberto E. Wirth è morto improvvisamente oggi a 72 anni. Appartenente alla quinta generazione di una famiglia di albergatori svizzeri, Roberto Wirth, sordo profondo dalla nascita, è riuscito a far diventare il suo Hassler, a Trinità dei Monti, nel cuore storico della Capitale, un’icona dell’hotellerie a livello mondiale. Con il suo motto «Never give up» (non mollare mai), poi, è riuscito nel corso degli anni ad espandere e sviluppare l'azienda di famiglia e ad ampliare il suo portfolio: Il Palazzetto, Parco del Principe in Toscana, Borgo Bastia Creti in Umbria e Hotel Vannucci a Città della Pieve. Li chiamava «I miei 5 gioielli».
La sua educazione e le sue esperienze formative a Milano, alla Scuola alberghiera di Stresa ed infine alla Cornell University sono state - informa una nota - le basi del grande uomo e imprenditore. Non ha mai smesso di impegnarsi in prima persona sia per la sua città di Roma, dove come Presidente dell’Associazione di via Sistina-via F. Crispi si è sempre battuto per la riqualificazione e il decoro del centro storico, che per la sua Onlus Cabss che dal 2004 supporta i bambini sordi e sordociechi da 0 a 6 anni e le loro famiglie. Raccontando e facendo conoscere le tappe della sua vita anche attraverso la sua biografia - prosegue la nota - «Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi» ha portato avanti il suo messaggio: «guardare sempre avanti con determinazione e fiducia. Nella vita tutto è possibile e, con impegno, tutti possono farcela. Noi sordi possiamo fare tutto, tranne sentire».
Nel 1992 ha istituito una borsa di studio «Fulbright - Roberto Wirth» dando la possibilità a giovani laureati sordi e udenti la possibilità di specializzarsi presso la Gallaudet University, Washington D.C. (Usa), in un’area che apporti beneficio ai bambini sordi e sordociechi italiani. Gallaudet University è l’unico ateneo al mondo bilingue (American Sign Language e Inglese), accessibile anche agli studenti sordi e sordastri. Sarà, ora compito dei suoi figli, Veruschka e Roberto Jr,portare avanti «con estremo orgoglio l’eredità del papà».