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Molestie e discriminazioni, una su 2 ne è vittima sul lavoro

 Battutine allusive, apprezzamenti estetici pretestuosi, magari un massaggio dietro le spalle non richiesto o peggio ancora ricatti sessuali. Ma anche una promozione data ad un altro collega, uomo, durante il periodo di gravidanza. E’ con questi termini che centinaia di donne hanno descritto la loro esperienza lavorativa all’interno della survey LEI (Lavoro, Equità, Inclusione), realizzata da Fondazione Libellula che ha coinvolto oltre 4.300 lavoratrici e libere professioniste in tutta Italia. Più di una donna su 2 (55%) si dichiara vittima di una manifestazione diretta di molestia e discriminazione sul lavoro.