le reazioni

Letta: "Verso il congresso del Pd. Io non ci sarò". E attacca Conte e Calenda. Salvini: "Non soddisfatto ma ora avanti 5 anni con Giorgia"

Calenda: "Vedremo se saranno in grado di governare"

"Potrebbero essere 100 tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani". Lo ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini in conferenza stampa dalla sede del partito di via Bellerio, a Milano. Ieri Salvini non aveva voluto fare commenti.

 «Conto che per almeno cinque anni si tiri dritto senza cambiamenti con una maggioranza chiara di centrodestra. Ieri ho messaggiato con Giorgia Meloni a cui faccio ovviamente i complimenti, è stata brava: lavoreremo insieme a lungo": lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in via Bellerio a Milano. Secondo Salvini è stata «premiata l’opposizione - ha concluso - Fdi è stata brava a fare una forte opposizione. Per la Lega stare al governo con Pd, M5s e Draghi non è stato semplice ma lo rifarei. Non oso immaginare cosa sarebbero stati altri 9 mesi con un governo confuso e litigioso, e il giudizio degli elettori è chiaro: hanno premiato coloro che hanno fatto opposizione e coloro che hanno fatto cadere il governo su un termovalorizzatore».
«Ho anteposto l’interesse del Paese a quello del partito» ha spiegato aggiungendo che «gli italiani hanno premiato chi ha fatto opposizione e chi ha fatto cadere il governo sul termovalorizzatore. Conte ha sparato pallettoni contro il governo che aveva sostenuto fino al giorno prima». 

 «Il dato della Lega non mi soddisfa, non è quello per cui ho lavorato. ma con il 9% siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti. Entro la fine dell’anno - ha aggiunto - faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l’anno prossimo i congressi provinciali e regionali». 

«Non ho mai avuto così tanta determinazione e voglia di lavorare». Così il leader della Lega rispondendo a chi gli faceva notare che qualche esponente ha chiesto le sue dimissioni come segretario.
«Voglio riconoscere il lavoro dei militanti che non hanno mai avuto mezzo incarico retribuito - la frecciata di Salvini - e che in questa campagna hanno fatto molto di più rispetto a chi è in Parlamento da anni». Ad ogni modo «non vedo l’ora di indicare la strada della Lega per i prossimi 5 anni - ha concluso - ma sono stato abituato a servire il movimento, non a servirmi del movimento». 

"Sono andato a letto inc... ma mi sono svegliato carico come una molla". E a Letta manda a dire: "Meglio avere 100 parlamentari in maggioranza che 100 all'opposizione".

"Crediamo che la scelta sovranista sia molto pericolosa e molto incerta - è invece il primo commento di Carlo Calenda -. Vedremo se saranno in grado di governare. Da noi una opposizione netta e costruttiva. La nostra sarà una battaglia contro il populismo, contro la politica da reality. Vogliamo che la politica sia votata come arte di governo, capacità di realizzare le cose che vanno realizzate". Poi parla di Emma Bonini: "Mi spiace non sia in Parlamento e mi spiace che si perda la presenza di + Europa, ma sapeva che mi sarei candidato in quel collegio. Ha fatto un errore".

E' iniziata negli stessi minuti la conferenza stampa del segretario Pd Enrico Letta. «Se siamo arrivati al governo Meloni è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere Draghi. Faremo una opposizione dura e intransigente. Il Pd non permetterà che l’Italia esca dal cuore dell’Europa, che si stacchi dai valori europei e che si stacchi dai valori costituenti della Costituzione». Anche Letta parla di Emma Bonino, "fuori dal Parlamento per colpa del fuoco amico". Poi l'annuncio: «Questa legislatura sarà la più a destra, è un rammarico profondo ma anche uno stimolo a continuare a lottare. Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito per accelerare il percorso che porterà a un congresso. Sarà un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c'è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato: largo a una nuova generazione».