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Il Picasso conteso tra privati va allo Stato: il Tribunale lo affida all'Agenzia delle Entrate

Oggetto di una lunghissima vicenda giudiziaria, un Picasso del valore di circa 10 milioni di euro andrà allo Stato. Lo ha deciso il Tribunale di Milano, che tra i due contendenti privati ha scelto l’Agenzia delle Entrate. Lo riporta oggi il Corriere della Sera.
L’opera 'Coffret, compotier et tasse", dipinto dal grande artista nel 1909 durante il suo periodo cubista, e a tutt'oggi bloccato dalla Giustizia Usa che ne aveva impedito in extremis una vendita all’asta negli Stati Uniti, diventa quindi dello Stato italiano.
Il dipinto era conteso da un privato, proprietario all’80% del bene ereditato dall’ultimo proprietario legittimo, che lo aveva comprato da marito e moglie napoletani arrestati nel 2011 per bancarotta e peculato, e dai creditori della società fallita, che dalla loro avevano un decreto di pignoramento del quadro, riconosciuto da una sentenza penale del Tribunale di Milano. Di mezzo c'era il Fisco, che aveva una sentenza di sequestro preventivo del 2013 proprio per reati tributari, ovvero una falsa vendita dell’ultimo possessore. Alla fine ha vinto il Fisco.
Ora la Procura della Repubblica, l’Avvocatura di Stato e il Ministero dei Beni culturali dovranno organizzare il rientro dell’opera e scegliere una sede espositiva adeguata.