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Le barriere di vetro fermano l'acqua: piazza San Marco allagata, basilica asciutta. Mai visto nella storia di Venezia - Le foto
Venezia non aveva mai visto prima d’ora piazza San Marco allagata dall’acqua alta e contemporaneamente la Basilica all’asciutto, con la marea bloccata fuori del portone d’ingresso. E’ successo oggi, in occasione di un’alta marea intermedia - cioè sotto il metro, in cui il Mose non entra in funzione - che con una massima di +95 centimetri è stata sufficiente per sommergere con 10 centimetri d’acqua gli antichi masegni. Un fenomeno che si ripete anche 100 volte l’anno, facendo finire sempre 'sotto' il nartece e i preziosi mosaici dei pavimenti. Perchè il punto più basso della Basilica misura 85 centimetri, e già a 90, senza il Mose, la chiesa va sott'acqua.
Adesso invece San Marco è protetta dalla 'cinturà trasparente che in questi ultimi mesi è stata allestita attorno al perimetro del monumento: 130 metri di balaustra trasparente, con lastre di cristallo lunghe 5 metri ciascuna per 1 e 30 di altezza, che sigilla il perimetro del capolavoro bizantino. Un’immagine mai vista prima quella di questa prima domenica di novembre: fuori della cintura l’acqua che sommergeva la piazza, dentro il recinto il selciato asciutto, la chiesa protetta dalla marea. Una soluzione light e temporanea, in attesa del completamento dei lavori (molto più lunghi) che porteranno al rialzo dell’intera insula di San Marco. Le barriere in vetro - non ancora inaugurate - sono fisse, tuttavia disturbano in modo minimo la vista del tempio. Presentano 4 varchi, due laterali e due all’ingresso principale, nei quali paratie in metallo, simili a quelle usate nelle case e nei negozi veneziani, vengono inserite a 'ghigliottinà solo nei casi di acqua alta. Un’opera costata 5,3 mln di euro, contro i 50 mln che serviranno per mettere in sicurezza l’insula. «Oggi le paratoie del Mose non sono state chiuse, eppure la barriera provvisoria (che durerà qualche anno) difende la Basilica di San Marco, che non viene bagnata.
E’ un dato assolutamente positivo - commenta il Proto di San Marco, Mario Piana - tant'è vero che, grazie a finanziamenti del ministero della Cultura, abbiamo programmato gli interventi per rimediare ai precedenti danni dell’acqua alta, nel nartece, con la tranquillità che non vi saranno più problemi dovuti ai sovra accumuli di marea». Novità questa salutata con soddisfazione anche dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha annunciato un sopralluogo entro fine novembre a Venezia, «per approfondire, tra le altre cose, caratteristiche e funzionamento della barriera di cristallo che in queste ore ha salvato San Marco dall’alta marea e il sistema di dighe mobili Mose».
Intanto la coda del primo maltempo autunnale, che ha portato l'alta marea a Venezia, si è fatta sentire anche al Sud. Il vento, che spirava già da ieri sulle Eolie, con raffiche fino a 40 chilometri orari, ha ingrossato il mare isolando Alicudi, Fillicudi, Panarea, Stromboli, Salina e il borgo di Ginostra. Una nave ed un aliscafo hanno invece collegato stamane Lipari e Vulcano con Milazzo, gli unici due mezzi della giornata. Le forti piogge hanno trascinato altro fango e detriti sulle strade di Stromboli, rendendo difficoltosa l’opera di pulizia e sgombero in atto da ieri.