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Ipotesi azzeramento Iva su pane, pasta e latte. Pensioni: verso "quota 103". Si pensa a una tassa sulle consegne a domicilio

Riduzione o azzeramento per un anno dell’Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile, cioè gli assorbenti. Sono alcune delle delle misure che potrebbero entrare in manovra, secondo quanto emerso dal vertice tra Meloni e i capigruppo di maggioranza. Lo si apprende da fonti di maggioranza. Per le pensioni in manovra si va verso 'quota 103' (62 anni d’età e 41 di contributi). Ci sarebbe anche la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna. Lo fanno sapere fonti della maggioranza dopo il vertice di governo sulla manovra. 

Una tassa sulle consegne a domicilio?

Tra le ipotesi delle quali si sarebbe discusso durante il vertice di maggioranza sulla manovra ci sarebbe anche quella di una tassa sulle consegne a domicilio per favorire il commercio di prossimità. E’ quanto riferiscono alcuni partecipanti all’incontro.

Un miliardo per le famiglie

Circa un miliardo per le misure in favore della famiglia. Sarebbe quanto emerso nel corso del vertice di maggioranza sulla manovra a Palazzo Chigi.

Flat tax fino a 85mila euro per gli autonomi e le partite Iva

Il tetto per l’aliquota unica applicata ad autonomi e partite Iva salirà dagli attuali 65mila e 85mila euro. E’ quanto confermato nel corso della riunione sulla manovra a Palazzo Chigi.

Cartelle: stralcio completo sotto ai 1.000 euro

Stralcio completo delle cartelle sotto i mille euro o un pagamento ridotto senza sanzioni. Sarebbe questo l’orientamento emerso nel corso del vertice di governo sulla manovra. Durante la riunione si sarebbe evidenziata l’intenzione di un gesto «molto generoso» su questo fronte, anche perché - viene spiegato - sarebbe molto più costoso riscuoterle. Per le cartelle sopra i mille la strada individuata sarebbe invece quella di una riduzione delle sanzioni e interessi al 5% e una rateizzazione in cinque anni.