governo
Manovra (bozza): nuovo balzello sulle assicurazioni. Jti: "Preoccupati per l'accise sul tabacco"
Come forma di copertura della manovra spunta nell’ultima bozza un nuovo balzello sulle assicurazioni. L'imposta sulle riserve matematiche dei rami vita introdotta nel 2002, inizialmente allo 0,20% e modificata negli anni per arrivare fino allo 0,45% attuale, salirà allo 0,50%. Si tratta di un’anticipazione, effettuata dalle imprese, del prelievo sui rendimenti delle polizze che alla fine del contratto ricade sugli assicurati. Nonostante la caratteristica di anticipo di imposta, gli importi pagati dal 2002 non sono mai stati del tutto recuperati e la somma non rientrata nelle casse delle compagnie ammonta ad oggi a circa 10 mld.
Arriva un tetto Isee all’incremento del 50% dell’assegno unico per i nuclei familiari con tre o più figli. Lo prevede l’ultima bozza della manovra circolata. L'aumento dell’assegno unico familiare per i nuclei numerosi avviene infatti «per livelli di ISEE fino a 40.000 euro».
Mancano ancora, nell’ultima bozza della legge di bilancio datata 25 novembre, i dettagli sugli extraprofitti. L’articolo che contiene il 'contributo straordinario contro il caro bollettè risulta infatti vuoto, come nella versione provvisoria della legge di bilancio circolata nei giorni scorsi. Scompare invece dall’articolato la norma immediatamente successiva (anch’essa vuota nella prima versione ma almeno titolata) sul 'Contributo di solidarietà temporaneo'.
Un nuovo pacchetto sull'ambiente ma anche il finanziamento di una serie di opere infrastrutturali come il terzo lotto Tav, l’alta velocità Torino-Lione. Lievita a 155 articoli l’ultima bozza della manovra: tra le nuove misure spunta anche l’esenzione dall’Imu per i proprietari di immobili occupati che abbiano presentato regolare denuncia. Definite alcune norme che nella prima bozza avevano solo il titolo come il mese in più di congedo per le mamme, l’assegno unico rafforzato, opzione donna che compare però con l’ipotesi di età di uscita legata al numeri di figli che sarebbe però in fase di valutazione nelle ultime ore.
"Preoccupante per gli effetti sull'intero settore". Così viene definita da JTI Italia, secondo player sul mercato del tabacco in Italia, la bozza di Legge di Bilancio circolata nelle ultime ore, che prevede un aumento monstre delle accise sui tabacchi lavorati, in particolar modo sulle sigarette tradizionali. "Il comparto è conscio della grave situazione che il Paese sta attraversando ed è, come al solito, disposto a fare la sua parte - si legge in una nota -. Tuttavia la manovra, se confermata, non soltanto causerà un sensibile aumento dei prezzi a danno del consumatore finale - la stima è di oltre 40 centesimi a pacchetto, un rincaro mai avvenuto ai tabacchi lavorati in Italia - ma produrrà anche effetti distorsivi all’interno del mercato. Una riforma che preoccupa, a maggior ragione, perché andrebbe ad aggravare un momento storico in cui l’inflazione è in costante crescita e migliaia di famiglie italiane vedono pesantemente ridursi il proprio potere d’acquisto. Viene inoltre sottolineato che a subire i principali effetti negativi dovuti a tale riforma sarebbero in realtà proprio le casse dello Stato italiano, che a seguito della conseguente contrazione del mercato si troverebbero a fare i conti con una diminuzione del gettito erariale". "Alla luce di un simile scenario, la società esprime tutta la sua fiducia verso il Governo per l’apertura di un tavolo di confronto che possa trovare una soluzione capace di garantire in modo equo e sostenibile tutti i player del mercato", conclude la nota