PADOVA
Si getta nel fiume per sfuggire alla polizia: muore annegato a Padova
Il cadavere è stato recuperato nel Brenta dopo una notte ricerche. Un'amica: "Lo hanno picchiato"
E' morto annegato l'uomo che ieri pomeriggio si era tuffato nel fiume Brenta a Padova dopo essere fuggito ad un controllo della polizia e aggredito un agente. Il corpo dell'uomo è stato recuperato stamane dai vigili del fuoco che ieri avevano perlustrato il fiume con l'ausilio dei sommozzatori mentre la polizia aveva fatto alzare un elicottero del Reparto Volo. Tutto è iniziato quando una volante del commissariato Stanga, in un servizio di prevenzione, aveva deciso di controllare quattro stranieri che stavano transitando lungo una strada che corre parallela all'argine del fiume Brenta.
Alla vista degli agenti, due stranieri erano fuggiti, mentre gli altri due erano sati stati bloccati. Nel frangente, uno dei due ha reagito violentemente, aggredendo e ferendo un agente, riuscendo così a divincolarsi e a tuffarsi nel fiume, benché rincorso dagli investigatori. La seconda persona che era sotto controllo ne ha approfittato per scappare. Mentre era scattato un cordone di sorveglianza nella zona alla ricerca dei fuggitivi, sono partite le ricerche della persona che si era getta nel fiume il cui corpo è stato trovato a metà mattinata.
L'uomo sarà identificato con certezza in base alle impronte
Non è stato ancora identificato lo straniero annegato dopo essersi tuffato nel fiume Brenta, a Padova, per sottrarsi al controllo della polizia. Secondo quanto si è appreso dalla questura euganea si tratterebbe di un nordafricano di circa 25 anni. Gli agenti non hanno trovato addosso all’uomo alcun documento che possa far risalire ad una sua identificazione. Pertanto si potrà conoscere il suo nome solo con l’esame delle impronte digitali, sempre che siano presenti nel data base della polizia di Stato. In mano agli investigatori c'è il telefono cellulare della vittima, ma pare che nulla abbia portato, al momento, alla sua identificazione. Il corpo è stato trovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia nei pressi del punto in cui si era tuffato. Frattanto proseguono le ricerche delle altre tre persone che erano con la vittima e che sono fuggite, riuscendo a sottrarsi alla cattura.
Un'amica: "Lo hanno picchiato"
«Si vede benissimo che lo stavano picchiando». Lo ha sostenuto un’amica del giovane nordafricano trovato morto stamani a Padova, e che ieri si era gettato nel fiume Brenta per sfuggire a un controllo delle forze dell’ordine. In una dichiarazione alle televisioni locali, sul luogo del ritrovamento del cadavere, la giovane, che si chiama Assia, ha detto che l’uomo aveva fatto una videochiamata durante il controllo degli agenti, e «nella videochiamata si vede che lo hanno picchiato. Adesso vedremo come muoverci, perché non è giusto», ha concluso.