Il caso
Crollano gli addobbi natalizi: danneggiate le gradinate dell'Arena di Verona. E la magistratura sequestra il monumento
Si indaga per danneggiamento colposo
Durante i lavori di smontaggio della stella cometa nell’Arena di Verona, la base collocata all’interno dell’anfiteatro si è staccata ed è precipitata fino alla cavea, dove d’estate è collocata la platea per il pubblico, danneggiando alcuni gradoni. Lo dicono fonti del Comune di Verona. Attualmente è in corso un sopralluogo con i tecnici comunali e la Soprintendenza ai Beni archeologici e architettonici. Oggi è giorno di chiusura al pubblico dell’Arena e proprio per questo era stato scelto per le operazioni di smontaggio della stella allestita dal 1984 ogni anno durante le Festività natalizie.
Il monumento è stato sequestrato dalla magistratura
L’intero monumento dell’Arena di Verona è stato sottoposto a sequestro dalla Procura che ha aperto un fascicolo per danneggiamento colposo in seguito al crollo di una parte della stella cometa durante le operazioni di smontaggio della struttura collocata in piazza Bra a Verona. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata, durante le operazioni di movimentazione della gigantesca struttura in acciaio, alta 70 metri e pesante 78 tonnellate, che dal 1984 viene allestita tra l’Arena e piazza Bra in occasione delle Festività, diventando negli anni un punto di richiamo anche per i turisti. La base in acciaio è ruzzolata lungo i gradoni, danneggiandoli, precipitando nella cavea che in inverno e completamente sgombra dalle poltroncine che in estate accolgono gli spettatori durante gli spettacoli lirici e i concerti.
La quantificazione dei danni è ancora in corso da parte dei tecnici dell’Area monumenti del comune di Verona e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Verona. Il soprintendente uscente, Vincenzo Tinè, già trasferito a Padova, ha effettuato un sopralluogo. L’anfiteatro è sotto sequestro e quindi non sarà aperto al pubblico almeno per tutta la settimana. L’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Alberto Sergi.