REGGIO EMILIA

Saman: il fidanzato si costituirà parte civile. Ennesimo rinvio della richiesta di estradizione per il padre Shabbar Abbas

Saqib Ayub, il fidanzato di Saman, si costituirà parte civile nel processo per l’omicidio della 18enne pachistana uccisa a Novellara tra aprile e maggio 2021, che inizierà venerdì in tribunale a Reggio Emilia. Ad annunciarlo è il legale del ragazzo, Claudio Falleti. «Se mai otterremo dei soldi, li utilizzeremo per aprire una 'Fondazione Saman' che possa tutelare le vittime dei matrimoni forzati», racconta l’avvocato oggi a 'Qn-il Resto del Carlinò. Il giovane non sarà però presente in udienza.

«Andrò solo io - spiega il legale - Lui non vuole trovarsi davanti quei mostri», riferendosi ai tre dei cinque imputati che saranno in aula ovvero Danish Hasnain, lo zio di Saman e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Alla sbarra mancheranno la madre Nazia Shaheen, tuttora latitante, e il padre Shabbar Abbas, in carcere in Pakistan dove non è stata per ora ancora concessa l'estradizione all’Italia. «I dieci rinvii d’udienza per la decisione sull'estradizione sono scandalosi - dice l’avvocato Falleti - Ho letto parole inaccettabili da parte della difesa di Shabbar che mette in discussione la nostra magistratura». Poi lancia un appello al Ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Nel giugno 2021 disse che la vicenda Saman non può lasciare indifferenti. Ora che è al Governo, agisca e convochi l'ambasciatore pachistano».

Prosegue, con un ennesimo rinvio a Islamabad, la discussione sulla richiesta di estradizione per il padre di Saman, Shabbar Abbas. In udienza si è affrontato, secondo quanto si apprende, ancora il tema della documentazione arrivata dall’Italia. Il difensore di Abbas ne avrebbe ancora eccepito la regolarità, non fornendo però ulteriori argomenti a fronte della richiest a del giudice di specificare il motivo dell’eccezione. Il pubblico ministero ha prodotto tutta la documentazione originale emessa dagli uffici pakistani coinvolti nella procedura. Ancora pendente anche la decisione sulla liberazione su cauzione. L’udienza è stata rinviata al 14 febbraio (RPT, 14 febbraio e non 14 aprile come appreso in precedenza). Abbas è accusato dalla Procura e dai carabinieri di Reggio Emilia di aver concorso nell’omicidio della figlia 18enne, che aveva rifiutato un matrimonio combinato. Per lui e per altri quattro familiari della ragazza è fissata la prima udienza del processo, davanti alla Corte di assise, per questo venerdì, 10 febbraio.