MEMORIA

Riparte il viaggio nei luoghi dell'Olocausto per 11 scuole superiori

Anna Pinazzi

Viaggio della memoria, viaggio nella memoria. Per riflettere, analizzare e osservare da vicino uno dei capitoli più dolorosi della storia umana: quello dei campi di concentramento.
A compiere questo viaggio 11 scuole superiori cittadine, insieme ad alcuni insegnanti e agli esperti dell’Istituto storico per la Resistenza di Parma, che da 14 anni organizza questa iniziativa (supportata anche dalla Regione, da Fondazione Cariparma e tante realtà del territorio che hanno deciso di fare alcune donazioni).
Circa 90 studenti e studentesse dei licei Romagnosi, Marconi, Ulivi, Bertolucci, Sanvitale, il convitto Maria Luigia, insieme agli istituti Bocchialini, Ipsia Primo Levi, Itis Da Vinci, Isiss Giordani e Zappafermi di Borgotaro, partiranno domani mattina per raggiungere i luoghi della memoria.
Visiteranno il campo di concentramento di Mauthausen e i sottocampi di Gusen, il castello di Hartheim e il campo di Ebensee. «Visitare i luoghi della memoria è uno stimolo per riflettere e leggere di persona la storia, grazie anche al supporto di esperti e delle guide – afferma il direttore dell’Isrec Marco Minardi –. Stare nel luogo della memoria porta non solo a capire, ma anche a sentire».
Lì, studenti, insegnanti e storici ripercorreranno la storia, rifletteranno sugli eventi grazie a tante attività di confronto, «dimensione fondamentale - sottolinea Minardi -, anche perché questo è il primo viaggio della memoria dopo la pausa e le distanze causate dalla pandemia: tornare a parlare insieme, confrontarci, dialogare, poter viaggiare insieme è fondamentale». Gli studenti e le studentesse - un piccolo gruppo per ogni scuola coinvolta – hanno già partecipato a due incontri «preparatori» con gli esperti dell’Istituto storico per la resistenza di Parma e con i propri insegnanti in classe, così da partire per questo viaggio pronti e prepararti.
Perché «il viaggio della memoria non è una gita, ma un’occasione che si offre agli studenti per riflettere, vedere di persona e comprendere ciò che quei luoghi rappresentano - dichiara Carmen Motta, presidente dell’Isrec -. L’occasione di conoscere da vicino una storia tra le più tragiche dell’umanità e nello stesso tempo avvicinarsi a un periodo storico, al suo contesto: dalle leggi fascistissime e razziali, fino alle atrocità dei campi di concentramento nazisti». E forse si può proseguire, per una riflessione sul presente, in questa Europa «colpita dalla guerra tra Ucraina e Russia», in un mondo in cui «ancora si lotta contro le diseguaglianze, si deve lottare per il rispetto dei diritti, dove ancora c’è chi muore di fame» o dove ancora «sono frequenti i fenomeni di discriminazione e razzismo».
Anche per questo, una volta tornati (arriveranno a Parma sabato sera), gli studenti avranno un compito importantissimo: restituire la loro esperienza. Lo faranno nelle classi e nelle scuole, in famiglia, per tutta la comunità grazie alla realizzazione di un volume contenente le loro riflessioni scritte durante il viaggio, le interviste raccolte sul posto da 12Tv Parma e da un video-documentario realizzato in collaborazione con Amedeo Cavalca. Diventando così, a tutti gli effetti, guardiani della memoria, preziosi testimoni di un tempo.