Cutro

Naufragio nel Crotonese, 45 migranti morti. Sottoposto a fermo il presunto scafista

Il barcone partito da Izmir in Turchia

- Sono salite a 45 le vittime attualmente accertate del naufragio di migranti avvenuto nelle acque antistanti Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Il dato è stato riferito dai Vigili del fuoco. Le operazioni di ricerca proseguono. Il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due. Intanto è stato trovato sulla spiaggia un gruppo di migranti vivi, una cinquantina, che si trovavano sullo stesso peschereccio sul quale viaggiavano le vittime. I superstiti sono stati soccorsi e rifocillati dal personale del 118 e della Croce rossa.

Erano su un’imbarcazione che è stata spezzata in due dalle onde, in una situazione di mare molto mosso, i migranti morti all’alba di oggi a «Steccato» di Cutro, nel Crotonese. Le persone che si trovavano sull'imbarcazione (si sarebbe trattato di un peschereccio) sono finite in mare e sono morte annegate.

Era partito 4 giorni fa da Izmir, in Turchia, il barcone naufragato davanti alle coste di Cutro, in Calabria. L’imbarcazione è stata individuata per la prima volta nella serata di ieri da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi. Immediatamente è partita la segnalazione ai soccorritori e sono usciti in mare una motovedetta e un pattugliatore della guardia di Finanza. Le condizioni proibitive del mare non hanno consentito di raggiungere il barcone e i due mezzi sono dovuti rientrare per non mettere a repentaglio la sicurezza degli equipaggi.

E’ stata sottoposta a fermo dai carabinieri e dalla guardia di finanza la persona sulla quale erano in corso accertamenti perchè sospettato di essere lo scafista del barcone naufragato a Cutro. Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura. Secondo quanto si è appreso, tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.