Montagna

Valanghe, 24 ore tragiche sulle Alpi: 4 morti. Una madre sepolta dalla neve mentre le figlie gareggiano sugli sci

Quattro morti a causa di due valanghe sulle Alpi italiane in meno di 24 ore. La neve tornata a imbiancare le cime ha attirato gli appassionati di scialpinismo, ma ha anche aumentato il pericolo di distacchi. Due torinesi sono stati travolti sabato in Valtournenche (Aosta), sullo Chateau des Dames, vetta di 3.488 metri poco distante dal Cervino. L’allerta per il mancato rientro dei due amici è arrivata però in serata. Così solo questa mattina sono stati trovati in un canalone diventato un imbuto i corpi di Velio Coviello, 38 anni, ricercatore dell’Irpi del Cnr, e di Gabriele Del Carlo (39), consulente per la mobilità e membro dello staff dell’ex giunta Appendino.

Proprio mentre i soccorritori turavano fuori dalla neve i loro corpi, dall’altra parte della catena alpina, vicino a Passo Resia, in Vallelunga (Bolzano), altri due scialpinisti hanno perso la vita sotto un distacco. Hans Waldner, 67 anni, e Verena Stecher, di 46, entrambi di San Valentino alla Muta, sono stati travolti a 2.700 metri sulla Cima Tiergartenspitz. Un ventisettenne, che era nel gruppo di sette escursionisti, tutti della val Venosta, è stato ricoverato in ipotermia all’ospedale di Bolzano.

Nelle stesse ore Ylvie Folie, figlia di Verena Stecher, insieme alla sorella Marit, partecipava ai campionati italiani di sci di fondo a Dobbiaco, che si sono conclusi senza premiazione: seconda nella classifica giovani della team sprint, è stata informata dell’incidente solo dopo la gara.