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Incarico accademico in Cattolica per Cottarelli (Pd) che si dimette da senatore: "A disagio nel Pd della Schlein"

Carlo Cottarelli si dimetterà da senatore. Lo ha annunciato lo stesso economista, eletto con il Pd, a Che tempo che fa, su Rai3, spiegando che l’Università cattolica gli ha «chiesto di dirigere un programma per l'educazioni delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori». «Questa cosa - ha aggiunto - purtroppo non è compatibile con il Senato, e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore: mi dimetterò nella prossima settimana».

"Sono a disagio nel Pd della Schlein, ma ho grande stima per lei"

«E' innegabile (basta vedere la composizione della nuova Segreteria) che l’elezione di Elly Schlein abbia spostato il Pd più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo. Ho grande stima di Elly Schlein e non credo sbagli a spostare il Pd verso sinistra», «Ciò detto, mi trovo ora a disagio su diversi temi». Lo scrive l'economista Carlo Cottarelli - che ha annunciato le sue dimissioni dal Senato e dal Pd - in una lettera a Repubblica, dove elenca tutti i temi in cui sente di avere «posizioni diverse da Elly Schlein», dal Jobs Act al freno al Superbonus, dai termovalorizzatori, all’utero in affitto al nucleare.

"In Parlamento ora c'è troppa conflittualità"

«Credo sia importante che ognuno faccia al meglio quello che può fare, credo di poter essere più utile al Paese nel mio ruolo di grillo parlante, di divulgatore». Così Carlo Cottarelli ha spiegato la sua scelta di dimettersi da senatore, per dirigere un progetto dell’Università cattolica nelle scuole superiori. «Forse non è stato così in passato, ma c'è in questo momento storico un’estrema conflittualità fra minoranza e opposizione - ha spiegato l’economista, intervistato a Che tempo che fa, parlando di ciò che l’ha deluso nella sua breve esperienza in Parlamento -: faccio qualche esempio, è prassi che le minoranze presentino degli emendamenti, io ho visto che sistematicamente sono rigettati. Tanto quanto, spesso le minoranze propongono emendamenti quasi solo per fare ostruzionismo. Mi aspettavo un atteggiamento meno conflittuale». Inoltre Cottarelli ha raccontato che «essere un uomo di parte dà meno credibilità alle cose che si dice».

"Mi hanno fatto offerte per cambiare partito, ma non è  serio"

«A me non sembra giusto cambiare partito, io sono stato eletto nel proporzionale, la gente non ha votato il mio nome ma il partito». Lo ha spiegato Carlo Cottarelli, raccontando a Che tempo che fa la decisione di dimettersi da senatore. Eletto a settembre con il Pd, l'economista ha rivelato che gli «sono state fatte offerte di spostarmi in altri gruppi, non dico quali ma è abbastanza intuitivo: non sono di maggioranza nè è il Movimento 5 stelle». Cottarelli ha sorriso quando Fabio Fazio ha detto che poteva essere solo il Terzo polo di Azione e Italia viva

"Mi sostituirà Cristina Tajani"

«E' giusto che quel seggio torni al Pd. Fra l’altro la prima non eletta è una persona molto brava, Cristina Tajani, che insegna al Politecnico di Milano, ed è anche abbastanza vicina all’area di Elly Schlien. Poi è una donna, si migliora anche la parità di genere». Così Carlo Cottarelli, ospite di Che tempo che fa, su Rai 3, ha spiegato chi è destinato a succedergli in Senato, dopo che avrà rassegnato le dimissioni.