tragedia
Continuano le ricerche della 20enne caduta dalla barca per una manovra azzardata dispersa nelle acque del lago Iseo
Il silenzio dura ormai da 24 ore, da quando Chiara, 20 anni, turista tedesca in vacanza sul lago Iseo, è caduta in acqua vittima di un incidente causato da un grave errore umano. E le speranze di ritrovarla in vita sono ormai praticamente svanite. Le ricerche, da parte di Vigili del fuoco e sommozzatori, sono andate avanti per tutta la giornata dopo che non si erano mai interrotte nemmeno la notte scorsa. Sempre senza esito. Con il passare delle ore si è chiarita la dinamica di quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Pisogne, paese della provincia bresciana che si affaccia sul Sebino. Secondo quanto accertato dai carabinieri , la giovane era con altri coetanei tedeschi - tra cui la sorella - sulla barca e tutti avevano bevuto, tranne il figlio del proprietario a cui il genitore aveva affidato il motoscafo. La 20enne, residente in Baviera, pare si sia posizionata a prua, dove non c'era fisicamente lo spazio per stare, e poi Carolina Knauff, un’amica di tre anni più grande messasi ai comandi pur non avendo la patente, avrebbe improvvisamente accelerato. Chiara è caduta in acqua e non si esclude che possa aver prima battuto la testa contro la barca. Di certo c'è che non è più riemersa e i ragazzi hanno lanciato l’allarme tornando al campeggio dove alloggiano a Pisogne. Erano talmente ubriachi che faticavano a reggersi in piedi e a raccontare l’incidente. In base alle indicazioni, confuse e comunque non precise, sono iniziate le ricerche in acqua e sul fondale, in un punto del lago di Iseo che raggiunge addirittura i 180 metri di profondità.
I carabinieri di Breno hanno denunciato la ragazza che ha effettuato la manovra azzardata accelerando all’improvviso e facendo cadere Chiara e il pm di turno Giovanni Tedeschi sta valutando le ipotesi di reato da aggiungere in un quadro in cui sarebbero state infrante una serie di regole nautiche. E il pensiero va a quanto accaduto nell’estate del 2021 sull'altro lago bresciano, nelle acque del Garda a Salò. Era la notte del 19 giugno 2021 quando Greta Nedrotti, 24 anni, e Umberto Garzarella, 37, morirono sul loro gozzo travolto dal motoscafo su cui viaggiavano a velocità quattro volte oltre i limiti i due turisti tedeschi Patrick Kassen e Cristian Teismann, condannati in primo grado e ora in attesa del processo d’appello. Umberto Garzarella morì sul colpo e il corpo venne ritrovato al mattino dopo sul gozzo ormai alla deriva. Il cadavere di Greta Nedrotti venne invece recuperato sul fondale del Garda a ore di distanza. (ANSA).