il caso
Vannacci presenta il libro a Parma: polemiche. Prendono le distanze alcuni affittuari del Cubo
Giovanardi esprime solidarietà al generale
Venerdì alle 19, nell’ambito della rassegna 'Antigone', è atteso a Parma il generale Roberto Vannacci che presenterà il contestato libro 'Il mondo al contrario'. Il suo arrivo a Parma ha già scatenato polemiche e sono annunciate contestazioni nel luogo dove avverrà l’incontro, il centro conferenza il Cubo alla prima periferie di Parma.
Contro la presenza di Vannacci si schierano anche alcuni professionisti che hanno la propria sede nella stessa struttura. «Come affittuarie e affittuari di spazi di lavoro in tale contesto desideriamo esprimere il nostro dissenso e la nostra totale estraneità a questa scelta - scrivono l’agenzia Brain e Skywalk Viaggi - I nostri clienti associano la nostra immagine a quella di Cubo, e questo è un grande orgoglio, in questa situazione però ci teniamo a esprimere la nostra estraneità all’organizzazione di questo evento e ci dissociamo dai temi che saranno riportati. Questo per puntualizzare che la nostra immagine e il nostro nome, per questa volta, non vogliono essere associati a scelte e pensieri che potrebbero forviare il giudizio di noi da parte dei nostri clienti», concludono.
Giovanardi: "Esprimo piena solidarietà al generale Vannacci"
"Mi dispiace non poter essere a Parma per la presentazione del libro di Vannacci, purtroppo ho un impegno, perché sarei stato sicuramente in prima fila. A maggior ragione dopo le polemiche". Entra a piedi pari nella polemica Carlo Giovanardi, segretario nazionale di Popolo e libertà, neonata formazione politica presentata oggi che ha contattato la Gazzetta per un commento.
"Esprimo piena solidarietà al generale e agli organizzatori dell'incontro. Tra l'altro, di tanti che criticano il generale molti non hanno nemmeno letto il libro". Infine la chiosa: "I video con le immagini dei fascisti che bruciano i libri sono chiare nella nostra memoria e molto drammatiche. Così come drammatico è che ci sia qualcuno che ancora oggi non accetta il confronto di idee. Mi sembra che chi contesta la presentazione di questo libro si comporti proprio come quei fascisti".