Carovita

Da gennaio i pedaggi autostradali aumentano del 2,3%. E' la terza volta dall'inizio del 2023

Decisione presa dal Consiglio dei ministri ieri notte

Da gennaio viaggiare in autostrada costerà di più. Secondo quanto deciso dal consiglio dei ministri l’aumento delle tariffe sarà adeguato all’aumento dell’inflazione prevista dalla Nadef per il 2024, cioè del 2,3%. Di fatto, per proteggere le entrate dei concessionari autostradali, si applica un meccanismo simile alla vecchia scala mobile, ma varrà solo fino a fine marzo 2024: poi le tariffe saranno decise dai Piani economico-finanziari che le società non sono ancora riuscite a produrre.  L’ultimo aumento risale allo scorso luglio quando le tariffe sono salite dell’1,34% dopo quello di gennaio del 2%.


Intanto le organizzazione dei consumatori sono in rivolta, e dicono no alla decisione del governo: i rincari «sono ingiustificati e favoriscono solo gli utili dei gestori privati autostradali», attacca Assoutenti, che chiede al Parlamento di «votare contro» la norma del Milleproroghe. «Invece di aumentarli i pedaggi dovrebbero essere diminuiti come forma di indennizzo a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023», tuona il Codacons. Da qui la richiesta al al Garante dei prezzi di intervenire. L’aumento dei pedaggi - attaccano le organizzazioni dei consumatori - andrà ad aggravare la stangata che colpirà tutti con il nuovo anno, «dopo le assicurazioni per le auto (aumento di quasi l’8%), i costi telefonici e la fine del mercato tutelato del gas": «Tutte voci che riaccenderanno l’inflazione e ridurranno la capacità di spesa».