Il caso
Pandoro Balocco, Chiara Ferragni indagata per truffa dalla procura di Milano. Lei commenta: "Sono serena"
L'azienda Balocco: "Emergerà la nostra assoluta buona fede. Proseguiremo a fare del bene"
Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano con al centro il caso del pandoro "Pink Christmas" prodotto dall’azienda piemontese Balocco.
L’iscrizione è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Indagata anche Alessandra Balocco, sempre per truffa aggravata.
Chiara Ferragni: "Sono serena per l'inchiesta, ma sono turbata dalle strumentalizzazioni"
«Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero». Così Chiara Ferragni ha commentato l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Milano. I suoi legali sono Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone.
L'azienda Balocco: "Emergerà la nostra assoluta buona fede. Proseguiremo a fare del bene"
«Le recenti vicende - in particolare gli sviluppi della giornata odierna - ci hanno profondamente turbato, anche pensando ai valori che ci guidano e all’etica che ci ha sempre contraddistinto. Siamo fortemente dispiaciuti che l’iniziativa sia stata fraintesa da molti: collaboreremo con le autorità - in cui riponiamo piena fiducia - certi che emergerà la nostra assoluta buona fede, e continueremo a impegnarci a creare prodotti di qualità da offrire ai consumatori in Italia e nel Mondo, anche per tutelare chi è legato all’azienda, a partire dalle famiglie di chi lavora con noi». E’ la nota diffusa, in serata, dalla società dolciaria di Fossano la cui presidente e ad Alessandra Balocco è coinvolta nell’indagine della procura di Milano per il caso del pandoro "griffato" dall’influencer Chara Ferragni.
«E proseguiremo a fare del bene, come già facciamo da tempo, mettendo con ancor più forza i nostri valori al centro di tutti i nostri progetti», prosegue la nota della Balocco: «Da oltre un anno, e soprattutto nelle ultime settimane, - si legge ancora - sono state riportate numerose informazioni non corrette, anche frutto di scarsa conoscenza, di errata interpretazione dei fatti, e in alcuni casi di strumentalizzazione».
Balocco «è una società guidata dalla stessa famiglia da quasi 100 anni, abituata a "far parlare" i propri prodotti; la sobrietà fa parte dello stile della famiglia, incline al lavoro ma riservata, poco esposta a livello mediatico»