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Gabriel Attal è il nuovo primo ministro francese: ha 34 anni ed è il più giovane di sempre
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha nominato Gabriel Attal, finora ministro dell’Educazione, nuovo primo ministro al posto di Elisabeth Borne. E’ la prima mossa dell’annunciato rimpasto con il quale il presidente intende rilanciare il suo mandato. Attal, 34 anni, ha cominciato il suo cammino in politica nella gauche, con il Partito socialista, poi è diventato uno dei fedelissimi di Macron ed ha ottenuto ottimi risultati, anche di popolarità, prima come portavoce del governo, poi come ministro. La Borne, 62 anni, si era dimessa ieri dopo un colloquio di un’ora all’Eliseo con Macron.
Gabriel Attal, nominato oggi da Emmanuel Macron nuovo premier francese dopo le dimissioni di Elisabeth Borne, a 34 anni è il più giovane primo ministro della Quinta Repubblica. Laurent Fabius, nel 1984, fu nominato a 37 anni. E’ anche il primo gay dichiarato, sposato con Stéphane Séjourné, eurodeputato del partito di Macron. A 29 anni, fu nominato viceministro per la Gioventù, e anche in quel caso fu il più giovane della Quinta repubblica.
La nomina di Gabriel Attal come nuovo primo ministro francese è stata ufficializzata dall’Eliseo con un comunicato: «il presidente della Repubblica ha nominato Gabriel Attal primo ministro e lo ha incaricato di formare un governo».
La notizia è arrivata mentre Attal era in riunione con i presidi delle scuole in qualità di ministro dell’Educazione nazionale. Le sue ultime parole ai responsabili degli istituti sono state: «resterò sempre vicino alla scuola».
«Caro Gabriel Attal, so di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno per attuare il progetto di 'riarmò e di rigenerazione che ho annunciato (nel messaggio di fine anno, ndr.). Fedeli allo spirito del 2017: superamento e audacia. Al servizio della nazione e dei francesi": lo scrive in un messaggio pubblicato su X il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo la nomina del nuovo premier di Parigi, Gabriel Attal. Nel discorso alla nazione del 31 dicembre scorso, Macron, aveva dato la sua visione per l'avvenire. Nell’auspicio di «far dimenticare il 2023», il presidente ha auspicato che il 2024 sia un «anno di determinazione, di scelta, di rigenerazione, di fierezza». In particolare, Macron ha posto l’accento sulla scuola: «Dopo il riarmo economico - ha avvertito nel messaggio di San Silvestro - bisognerà avviare il nostro riarmo civico». Per il capo dell’Eliseo, un’altra tappa importante del 2024 saranno le elezioni europee di giugno, con una scelta fondamentale: «Continuare l’Europa o bloccarla».
Gabriel Attal, il ministro dell’Istruzione francese nominato oggi primo ministro al posto di Elisabeth Borne, ha detto che resterà «sempre» al fianco del mondo della scuola. In occasione di una riunione in videoconferenza con presidi e responsabili scolastici, Attal ha sottolineato la «convinzione» che la scuola sia «l'arma più potente che abbiamo per cambiare la società». «Qualunque siano le prossime evoluzioni, questa convinzione, non cesserà mai di animarmi e mi troverete sempre al vostro fianco», ha assicurato Attal, mentre sui media veniva ufficializzata la sua nomina alla guida di Palazzo Matignon, storica sede del governo di Parigi equivalente di Palazzo Chigi.
Chi è
Gabriel Attal, più giovane primo ministro della storia della quinta repubblica francese, corona a 34 anni un’ascesa politica irresistibile, cominciata nella gauche - era fra i giovani socialisti più promettenti, vicini a Dominique Strauss-Kahn - e proseguita ancora giovanissimo fra i macroniani. A 29 anni, Macron lo nominò viceministro per la Gioventù, anche in quel caso il più giovane a entrare al governo nella storia recente. E' stato portavoce del governo, poi ministro per i Conti pubblici, quindi - fino a questa mattina, quando era in riunione con i capi degli istituti scolastici di Francia - ministro per l'Educazione nazionale.
In tutto il suo percorso ha guadagnato apprezzamenti anche da parte degli oppositori, che gli hanno riconosciuto sensibilità e capacità di negoziato e di ascolto. Nel difficile ruolo di ministro dell’Educazione nazionale, è diventato in pochi mesi una delle personalità politiche preferite dai francesi, secondo i sondaggi. Primo gay dichiarato, vive in coppia con Stéphane Séjourné, ex consigliere di Macron, ora eurodeputato del partito del presidente.
Negli anni, secondo i suoi collaboratori, ha anche ammorbidito alcuni aspetti del carattere, quelli che lo portarono, nel 2018, a creare l’incidente diplomatico con l'Italia, quando definì «vomitevole» la politica di Roma sui migranti nel pieno della tensione per la chiusura dei porti alla nave di SOS Méditerranée 'Aquarius'.