il caso

I carabinieri avevano sentito Giovanna Pedretti sul post. La figlia (alla Lucarelli): "Hai massacrato mamma". Biagiarelli oggi non è andato in tv

Forfait di Lorenzo Biagiarelli oggi a È sempre mezzogiorno, il programma condotto da Antonella Clerici su Rai1, di cui lo chef e compagno di Selvaggia Lucarelli è presenza fissa nel cast.
«Questa mattina non è con noi Lorenzo che come sapete è stato coinvolto in questo fatto di cronaca di cui parlano tutti e ha deciso di stare a casa e sarà con noi nei prossimi giorni», ha spiegato Clerici aprendo la puntata. Il riferimento è alla vicenda di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Lodi finita al centro di un caso mediatico, trovata morta ieri: Biagiarelli, che per primo aveva manifestato dubbi sull'autenticità della recensione del presunto cliente che aveva protestato per la presenza di gay e disabili al tavolo della trattoria di Pedretti, ha respinto oggi su Instagram le accuse di 'odio social'.

Giovanna Pedretti era stata sentita in Questura, come persona informata sui fatti, in merito alla recensione di un presunto cliente della sua pizzeria che si lamentava della presenza di gay e disabili nel locale. Al post Pedretti replicò e la vicenda finì sui social ma poi si sollevarono dubbi sulla veridicità della recensione. La cinquantanovenne, trovata morta ieri nel Lambro, era stata chiamata semplicemente come persona informata sui fatti dalla polizia che indagava sulla possibilità che nella recensione si prefigurasse il reato di istigazione all’odio.

«Siamo assediati dai giornalisti. Andate via. Qualcuno li mandi via": questo è l’appello di Florina D’Avino, la figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta ieri nelle acque del fiume Lambro, rilanciato dagli amici sui social, dove hanno pubblicato lo screenshot della sua richiesta d’aiuto. L’invito di una conoscente è quindi di andare nella zona della pizzeria «a dar man forte alla famiglia».

«L'accanirsi è pericoloso. Grazie cara 'signora' per aver massacrato per via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima». Fiorina D’Avino è la figlia di Giovanna Pedretti e la signora tra virgolette a cui si rivolge su Instagram è Selvaggia Lucarelli, la blogger che ha definito «chiaramente falso al primo sguardo» il post che ha portato tutti i giornali a raccontare la storia della ristoratrice trovata morta ieri. Lucarelli ha condiviso nei giorni scorsi i post del compagno Lorenzo Biagiarelli, che aveva rilevato alcune contraddizioni tecniche nella recensione postata da Giovanna Pedretti e, dopo la sua morte, è tornata su Instagram spiegando che «i social sono pericolosi. La cattiva informazione è pericolosa. La superficialità è pericolosa. La distanza tra l’altare e la polvere è un nanosecondo». E proprio in fondo a questo post che Fiorina d’Avino, 28 anni, in una storia sul proprio profilo Instagram, ha scritto il suo atto d’accusa nei confronti della blogger che si è difesa, spiegando che non c'è stata nessuna gogna mediatica e nessun 'odio social', ma solo «la ricerca della verità» e «un asciutto debunking», rispondendo alle tante critiche ricevute.
«La signora non è stata «sommersa» da insulti, ma non si riesce mai a raccontare la verità», ha scritto Lucarelli su X. «Nessuno si pone mai il problema a monte - ha aggiunto su Instagram - e cioè che scrivere cose non vere può essere pericoloso, poi accade una tragedia (in cui nessuno ovviamente pensa che contino anche il contesto, la vita, i pregressi) ed è colpa di chi ristabilisce la verità. In pratica, siamo arrivati al punto che dare una notizia non è più una responsabilità. Correggerla sì». Si è difeso sulle sue pagine sociale anche Biagiarelli, che non ha partecipato oggi alla puntata di E’ sempre mezzogiorno, il programma Rai di Antonella Clerici di cui lo chef è ospite. «Lorenzo come sapete è stato coinvolto in questo fatto di cronaca di cui parlano tutti e ha deciso di stare a casa e sarà con noi nei prossimi giorni», ha spiegato Clerici. «Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze», ha scritto Biagiarelli respingendo «con forza le accuse di 'odio social'».
«Vi invito - ha aggiunto -, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita, per un inesistente 'odio social', a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in ogni storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo, a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo, sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero far pensare a un gesto estremo. Io, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose».
Critiche sono arrivate anche al Tg3 per un’intervista a Giovanna Pedretti nella quale le era stata chiesta conferma della veridicità della recensione: la Lega presenterà un’interrogazione in commissione Vigilanza Rai e il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Filini ha aggiunto che «il Servizio pubblico non dovrebbe fare gogne mediatiche».