IL CASO

Autovelox abbattuti, tre Procure in Veneto cercano il misterioso 'Fleximan' che ha segato almeno 15 pali

Si è perso il conto, in Veneto, degli autovelox «abbattuti» con il «flex» ad opera del misterioso vendicatore - o forse più di uno - che di notte elimina i malefici apparecchi colpevoli di salassare gli automobilisti a suon di multe per eccesso di velocità. Secondo l’ultima contabilità, il misterioso «Fleximan» ha colpito l'altra notte per la quindicesima volta.

A venire segato è stato il palo che sorreggeva un impianto piazzato da un paio d’anni lungo la strada provinciale 46 «del Piovego», nel comune padovano di Villa del Conte. E attaccato con un nastro adesivo stavolta è apparso anche un volantino di rivendicazione e di beffa: «Fleximan sta arrivando», scritto in stampatello. Sull'ennesimo vandalismo stanno indagando le Forze dell’ordine e la Polizia locale della federazione dei Comuni del Camposampierese, che aveva promosso l’installazione dell’autovelox. Gesti che sembrano attirare la simpatia degli automobilisti e di taluni politici, che assecondano la convinzione secondo cui le 'macchinettè non servano ad altro che a rimpinguare le casse degli enti locali. Cosa che non è, come ha ricordato Sarah Gaiani, presidente della federazione del Camposampierese: «Parliamo di una strada a elevata incidentalità - ha ricordato - purtroppo testimone anche di numerosi feriti, sulla quale è stato perseguito come obiettivo la sicurezza dei nostri concittadini. Prendiamo fermamente le distanze da qualunque affermazione che riguardi un ipotetico 'fare cassà delle sanzioni irrogate. Il codice della strada impone che i proventi vengano utilizzati esclusivamente per la sicurezza stradale», ha sottolineato.

Sono tre, in Veneto, le Procure che hanno avviato gli accertamenti sul misterioso «Fleximan» e sui suoi epigoni: oltre a Padova si sono mosse Rovigo - dove sono avvenuti i primi vandalismi - e Treviso; qui il procuratore Marco Martani ha anche sottolineato che eventuali espressioni di sostegno alle gesta del 'segatore di palì potrebbe anche configurare l’accusa di apologia di reato. Intanto sui muri di Padova è comparso un disegno in omaggio a «Fleximan» da parte del writer padovano 'Evyrein': una citazione cinematografica con la riproduzione di Beatrix, la sposa protagonista di «Kill Bill» interpretata da Uma Thurman, che sfodera la sua spada mentre tiene nell’altra mano un autovelox tranciato di netto. 

«Indubbiamente condanno l’atto di vandalismo e ovviamente non condivido questa 'giustizia fai da tè. Tali fatti però ci devono far riflettere seriamente, sia come amministratori così come anche autorità di pubblica sicurezza». Lo afferma in una nota la sindaca di Villa del Conte (Padova), Antonella Argenti, dopo l’abbattimento odierno di un autovelox nel territorio comunale. «Preciso - prosegue Argenti - che i due autovelox ubicati sulla strada provinciale 'Brentanà sono stati installati nel 2021 dal comando di Polizia della Federazione dei Comuni del camposampierese, e non sono gestiti dal comune di Villa del Conte. L’installazione ha fatto seguito a un indirizzo di giunta di Federazione, composta dai dieci sindaci, con la quale si iniziava un percorso di sicurezza che avrebbe dovuto ricoprire tutto il territorio».