REGNO UNITO
Il killer di Nottingham evita il carcere: è polemica sulla sentenza. Il 32enne uccise tre persone
E’ polemica nel Regno Unito dopo la sentenza pronunciata ieri dal tribunale di Nottingham che ha condannato non al carcere ma al ricovero coatto a tempo indeterminato in un ospedale psichiatrico Valdo Calocane, 32enne originario della Guinea Bissau autore lo scorso giugno di un sanguinoso quanto feroce attacco nella città inglese culminato nell’accoltellamento mortale alla cieca di tre persone.
Le famiglie delle vittime - due studenti universitari appena 19enni, Barnaby Webber e Grace O'Malley-Kumar, e l’autista di scuolabus 65enne Ian Coates - hanno duramente criticato la decisione della corte di accogliere la dichiarazione di colpevolezza solo per omicidio colposo avanzata in precedenza dall’avvocato difensore Peter Joyce riconoscendo l’infermità mentale al killer e puntato il dito anche contro la polizia e i servizi sanitari per non aver fermato Calocane malgrado le precedenti aggressioni per strada e le perizie sui suoi squilibri psichici. Emma Webber, la madre del giovane Barnaby, ha detto che «giustizia non è stata fatta» e ha accusato Rob Griffin, vice capo della polizia del Nottinghamshire, di avere «le mani sporche di sangue». Forti critiche all’operato delle autorità sono state fatte anche dalla stampa del Regno. Mentre l'Attorney General di Inghilterra e Galles, Victoria Prentis, sta valutando una istanza che chiede di avviare una revisione della sentenza in quanto troppo mite.