festival
Codacons, esposto a Agcom e Antitrust su John Travolta a Sanremo: pubblicità occulta e cachet sproporzionato. Rai: "Un errore non oscurare la marca delle scarpe"
Chiesti chiarimenti anche alla Corte dei Conti sul compenso
Il Codacons ha chiesto infatti chiarimenti alla magistratura contabile per capire se, afferma l'associazione, «alla luce della pessima performance dell’artista, il cachet da 200 mila euro sia proporzionato e congruo, o se al contrario non rappresenti uno spreco di risorse pubbliche, essendo la Rai finanziata con i soldi dei cittadini che pagano il canone».
«In fatto di pubblicità occulta e cachet esorbitanti la Rai perde il pelo ma non il vizio, e dopo la multa inflitta dall’Agcom e confermata dal Tar per l’edizione del 2023 durante la quale venne sponsorizzata illecitamente l’azienda Instagram, anche quest’anno nel corso delle prime due serate del Festival si sarebbero verificati casi di presunta pubblicità occulta a danno dei telespettatori», scrive l’associazione di difesa dei consumatori.
Codacons sostiene che «l'attore risulterebbe essere legato da rapporti commerciali all’azienda di calzature U-Power e proprio ieri, nel corso del suo intervento al Festival, avrebbe indossato un modello di scarpe del marchio di cui è testimonial, scarpe più volte riprese in primo piano dalle telecamere Rai». Non solo. Per l’organizzazione il presunto compenso che l’attore avrebbe ricevuto dall’azienda di scarpe «si aggiunge all’esorbitante cachet da 200 mila euro che la Rai avrebbe riconosciuto a John Travolta, peraltro per un siparietto ridicolo e di dubbio gusto, bocciato da pubblico e critica».
Amadeus si stizzisce
«Mi pare che stiamo creando un caso dove il caso non c'è», «non sta succedendo niente, sta andando tutto bene, bisogna per far trovare queste stronzate per polemizzare. Parliamo di Allevi piuttosto, del cast di Mare Fuori, delle cose belle», si stizzisce Amadeus in conferenza stampa per l’insistenza delle domande sul caso Travolta. «Non ha preso 400mila euro per venire qui a fare quella cagata. Sapeva tutto della gag, se poi ci ha ripensato all’ultimo momen to non è colpa mia». Fa discutere anche l’espressione 'don't worry be happy', pronunciata dal direttore artistico sul palco, che è anche uno degli slogan della società U-Power, firma delle scarpe di Travolta. «L'ho preso dalla canzone - afferma -. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola».
Rai: Un errore non oscurare le scarpe di Travolta
«Travolta è arrivato in camerino all’ultimo momento ed è entrato sul palco. Nessuno ha notato le scarpe, la cui marca peraltro non è a noi familiare. È stato commesso l’errore di non oscurare le scarpe, ma l’inquadramento sui piedi è avvenuto perché ballando quella è l’inquadratura. Non c'era nessuna volontà di fare quell'inquadratura particolare». Lo spiega in sala stampa a Sanremo la vicedirettrice Prime Time Rai Federica Lentini. «C'è un assistente accanto al palco e forse per un motivo di soggezione non ha ritenuto di coprire con lo scotch» il logo delle scarpe di Travolta, aggiunge.