ROMA
Chef Rubio aggredito, post sui social: "Mi hanno massacrato, sono terroristi"
«Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti l. Mi hanno aspettato fuori casa in 6 e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi». Così, su X, Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, postando video e foto dell’aggressione. Nelle immagini si vede lo chef con sangue sul volto e sulla testa e un occhio gonfio che dice «mi hanno massacrato di botte, hanno bloccato il cancello elettrico», afferma Rubini, postando poi foto dell’interno di un auto con vetri rotti.
La solidarietà degli Studenti della Sapienza pro Palestina
«Dalle tende contro il genocidio in Sapienza esprimiamo la nostra massima solidarietà a Chef Rubio preso di mira e aggredito poco fa da una squadraccia sionista». Così un comunicato degli studenti che protestano all’università di Roma per i palestinesi.
«I giornali, la Crui, il governo hanno dato a noi studenti e a chi protesta per la Palestina dei violenti, degli aggressori e degli intolleranti: una falsa narrazione che prova a ribaltare una realtà più che evidente. Infatti, questi sono gli stessi soggetti che hanno manifestato sotto la bandiera dello stato terrorista e assassino israeliano lo scorso 25 aprile e che impunemente hanno lanciato petardi e barattoli, insulti e minacce di stupro contro chi, nel giorno della Liberazione manifestava per la liberazione della Palestina e contro il genocidio».
Il comunicato prosegue affermando che «Chef Rubio si è speso tantissimo da sempre per la causa palestinese rendendosi disponibile ed esponendosi anche prima del 7 ottobre partecipando ai presidi, alle azioni di boicottaggio e andando nelle scuole e nelle università. Il terrorismo sionista agisce impunemente da decenni con la connivenza di tutte le istituzioni di questo paese che, governo dopo governo, ha continuato dandogli sostegno militare, ideologico e politico».
Il commento il giorno dopo
«Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica». Lo scrive su X, Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, postando una sua foto con il volto tumefatto e la testa fasciata il giorno dopo la denuncia, sempre sui social, «di essere stato massacrato da ebrei sionisti» sotto casa sua. «Ora e sempre lotta al terrorismo, al fascismo, alla mafia sionista e ai suprematisti ebraici che si sento intoccabili, ma che d’ora in poi non lo saranno più» sottolinea in un altro post aggiungendo: «Il giorno dopo, il sionismo fa ancora più schifo», attaccando le "comunità ebraiche".