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Litigano in fabbrica e l'azienda le licenzia. Alla MA2 di Atessa 8 ore di sciopero

Due operaie della Ma2 di Atessa (Chieti) hanno litigano sul lavoro e l’azienda le ha successivamente licenziate. Immediata è stata la reazione della Fiom Cgil provinciale che ha indetto 8 ore di sciopero per ogni turno martedì 25 giugno. La MA2, ex Blutec ed ex Ingegneria Italia, è una delle principali fabbriche dell’indotto della Stellantis Europe Atessa che produce angolari, traverse dei telai e longheroni per i furgoni Ducato. Ad Atessa, che è una delle più grandi aree dell’automotive italiano con migliaia di addetti impiegato che provengono da tutta a regione, la Ma2 ha due stabilimenti.
Secondo una prima sommaria ricostruzione un ruolo nella lite delle le due donne lo avrebbero avuto altri lavoratori con commenti e delazioni che avrebbero poi innescato il parapiglia nel reparto di lavoro e in orario di servizio. La discussione sarebbe quindi stata conseguente a un 'chiarimentò provocato anche dal comportamento di altri colleghi del reparto: le due operaie, si è appreso, hanno le stesse mansioni e gli stessi livelli retributivi.
«Dopo l’alterco non è stata rispettata la procedura per le contestazioni», ha poi successivamente denunciato il segretario provinciale Fiom Andrea De Lutis. Il sindacato ha poi dato la propria versione dei fatti, puntando il dito sulla sproporzione della sanzione per le due lavoratrici, di cui si ignorano le generalità e in quale reparto abbiano lavorato. «Le due protagoniste della lite sarebbero state convocate in direzione e invitate a rilasciare e firmare dichiarazioni senza nessuna assistenza sindacale e a mente annebbiata. Purtroppo, per questa probabile discussione fra lavoratrici la punizione è stata troppo, molto dura, il licenziamento. Prima di erogare una sanzione del genere si è riflettuto su quanto questa possa pesare sulla vita delle persone interessate? In azienda ognuno può fare quello che vuole? Certo che no, per questo esistono le regole. Le regole vanno rispettate», spiega.
Sembra che le due donne siano anche accusate di essersi picchiate mentre al sindacato la ricostruzione non risulta corretta.