POLIZIA PENITENZIARIA
Lunghe ore di protesta nel carcere di Bari: torna la calma dopo la contestazione, la Procura apre un'indagine
È ritornata la calma nella seconda sezione del carcere di Bari dove nella serata di oggi un gruppo di detenuti ha messo in atto un «atto di dissenso» - secondo fonti giudiziarie - nei confronti della polizia penitenziaria. Un agente è rimasto lievemente ferito mentre provava a calmare i reclusi, quattro in tutto, e un infermiere è rimasto bloccato nell’ambulatorio in cui stava facendo una terapia con un detenuto. L’uomo, che sta bene e non è ferito, è stato libero di lasciare la zona in cui era al lavoro dopo qualche minuto.
Secondo quanto apprende l’ANSA, alla base dei momenti di tensione ci sarebbero le condizioni psicofisiche di uno dei detenuti coinvolti. Nella sezione interessata dall’accaduto non si registrerebbero problemi legati al sovraffollamento.
La cronaca del pomeriggio
Rivolta nella seconda sezione del carcere di Bari dove sono reclusi circa 80 detenuti per reati comuni alcuni dei quali affetti da patologie anche di natura psichiatrica. E’ quanto fanno sapere, in due distinti comunicati, i sindacati della polizia penitenziaria Osapp e Spp.
«Al momento risulterebbe il ferimento di un poliziotto penitenziario e il sequestro da parte dei detenuti di una infermiera. Al carcere stanno affluendo dall’esterno Poliziotti penitenziari liberi dal servizio. Si ha il motivato timore che la situazione del carcere di Bari in cui sono allocati detenuti anche appartenenti alle famiglie criminali del territorio possa degenerare ulteriormente ovvero la rivolta in corso possa servire da innesco per altre realtà penitenziarie pugliesi anch’esse in precarie condizioni di organico e di vivibilità», afferma il segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria Leo Beneduci.
«Sembrerebbe che sia stata presa in ostaggio una infermiera», riferisce Aldo Di Giacomo segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria. «Una ottantina di detenuti della seconda sezione hanno preso il controllo picchiando un collega. Le informazioni sono ancora sommarie presenti sul posto le altre forze dell’ordine», aggiunge Di Giacomo.
Il Sappe, sindacato degli agenti di polizia penitenziaria, fa sapere che durante la rivolta un agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito, mentre l'infermiera in servizio nell’istituto di pena sarebbe stata sequestrata per qualche minuto e poi rilasciata. Non sono chiari i motivi alla base della accesa protesta dei detenuti.
«Si tratta della stessa sezione da cui nei giorni scorsi un detenuto di nazionalità straniera ha provato a fuggire», dichiara Federico Pilagatti, segretario del Sappe, evidenziando che «le notizie in nostro possesso sono frammentarie perché la rivolta è in corso».
«Bisogna far cessare la violenza in carcere applicando le leggi - prosegue il sindacalista - e i detenuti che compiono questi atti vanno non solo trasferiti lì dove non c'è sovraffollamento ma anche sottoposti a un regime carcerario duro».
La Procura avvia un'indagine
Sono in corso accertamenti da parte della Procura di Bari sulla protesta che si sta svolgendo nella seconda sezione dell’istituto di pena della città dove alcuni detenuti stanno mettendo in atto, secondo quanto apprende l'agenzia Ansa da fonti inquirenti, «un atto di dissenso nei confronti della polizia penitenziaria».
L’accesa contestazione (parlare di rivolta, dicono le fonti, è eccessivo) avrebbe coinvolto un infermiere in servizio nel carcere che sarebbe stato trattenuto dai reclusi per alcuni minuti mentre un agente di polizia penitenziaria ha riportato ferite lievi mentre tentava di riportare la calma.
Sul posto ci sono gli agenti della polizia di Stato che dall’esterno stanno monitorando la situazione. All’interno, invece, c'è anche la direttrice della casa circondariale, Valeria Pirè.