PALERMO

Superyacht affondato in Sicilia: tra i 6 dispersi, il tycoon britannico Mike Lynch e la figlia 18enne. I sommozzatori cercano a 49 metri di profondità - Foto

Tragedia al largo delle coste di Palermo, a Porticello: il Bayesian, imbarcazione battente bandiera del Regno Unito, è affondato a causa del maltempo: una persona è morta, sei sono i dispersi. Quindici persone sono state salvate, tra queste anche una bambina. All’appello mancano 6 persone, tra cui il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni, fondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy, e la figlia 18enne Hannah. 
Gli speleo-sommozzatori dei vigili del fuoco provenienti da Roma, da Sassari e da Cagliari, sono atterrati nelle vicinanze di Porticello per condurre le ricerche a 49 metri di profondità. I sub cercheranno di capire se i corpi dei sei dispersi sono rimasti intrappolati dentro l’imbarcazione. 

Dovrebbe essere il corpo del cuoco nato in Canada, ma residente ad Antigua, quello recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi dell’imbarcazione Bayesian, affondata in rada davanti al porto di Porticello a Santa Flavia, in Sicilia.
Si attende la conferma da parte degli altri membri dell’equipaggio e del comandante dell’imbarcazione per il riconoscimento. Era l’unico membro dell’equipaggio tra i dieci presenti a bordo che era disperso.
Gli altri dispersi sono tutti passeggeri che stavano trascorrendo la vacanza in Sicilia.
La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica di quanto accaduto. 

 

La testimonianza del comandante della nave olandese che ha soccorso i passeggeri del Bayesian
«Volevano rientrare in porto ma abbiamo visto brutto tempo e abbiamo cercato di stabilizzare la barca, poi abbiamo visto un’altra barca che stava affondando, accanto a noi e abbiamo subito prestato soccorso». Così Karsten Börner, il comandante della Sir Robert Baden Powell, la nave olandese che ha prestato soccorso alla Bayesan, la barca a vela affondata all’alba davanti alla costa di Porticello.
«Stavamo pianificando di andare al porto dell’Arenella a Palermo ma siamo stati investiti da una tempesta - prosegue il comandante - abbiamo provato a tenere la posizione con i motori accesi. Poi abbiamo capito che la barca accanto alla nostra non c'era più. Abbiamo visto una razzo rosso di segnalazione provenire dalla zona della barca, così io e il mio primo ufficiale siamo saliti sul tender e siamo andati a prestare soccorso: abbiamo recuperato 15 naufraghi, compresa una bambina. Dopo avere lanciato l’allarme sono arrivate anche le unità della Guardia costiera. Sentivamo delle urla, abbiamo continuato a perlustrare la zona ma non abbiamo trovato nessuno oltre i 15 superstiti già soccorsi», conclude il comandante Börner.